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Archive for marzo 2012


Non c’è cosa, oggetto, manufatto, realtà, anche oggettiva, che possa essere definita buona o cattiva. Come per l’energia atomica, tanto per fare un esempio da poco…, nulla è bene o male, è il nostro uso delle risorse che ci circondano a qualificarle – non in senso assoluto, ma spesso caso per caso. Quando l’email cominciava, oltre 10 anni fa, a diventare un mezzo di comunicazione sempre più diffuso, spesso la gente lamentava la sua freddezza: vuoi mettere una lettera? Certo, ma una cosa non annulla l’altra e, soprattutto, scrivendo un’email con la stessa passione che si impiegherebbe per una missiva cartacea, si perde sicuramente la personalizzazione della grafia di ognuno, forse la tangibilità delle parole d’affetto, ma si guadagna in celerità e si riesce a stare tutti un po’ più vicini, anche se separati da kilometri ed oceani. Ed ecco che YouTube, il video digitale ed una coppia di giovani genitori in attesa, creano un mix, che a mio parere è una delle moderne versioni della poesia – che non deve soppiantare, ma alla quale si può affiancare, specialmente per chi è più un maestro dell’immagine, che della parola.

E guardacaso la protagonista del video, che entra in scena nel finale, ha uno dei nomi più poetici che io conosca, quello di mia figlia… che guardacaso stamattina canticchiava: “Noi siamo l’elemento umano nella macchina…”

 

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Giulia Noera, mia amica e giornalista, mi segnala questo articolo di La Repubblica Palermo.it. Ad un detenuto è stata sospesa la pena per un anno, a causa della dieta carceraria, incompatibile con le sue esigenze alimentari: soffrendo di favismo, non può tollerare il limitato menù del carcere di Sulmona, che offrirebbe solo varianti quotidiane di fave e piselli. Michele Aiello resterà quindi per ora agli arresti domiciliari. Penso: d’ora in poi possiamo aspettarci scarcerazioni a valanga, visto che se veramente le carceri non riescono ad assicurare “un’alimentazione sana e sufficiente, adeguata all’età, al sesso, allo stato di salute, al lavoro, alla stagione, al clima”, come da Costituzione, bisognerà scarcerare tutti gli allergici ed i diabetici, gli ipertesi, etc. Mi chiedo anche se questo sia il caso di TUTTE le carceri italiane e se un trasferimento in un’altra struttura non sarebbe stato un provvedimento palesemente più adatto ad Aiello, “ritenuto vicinissimo a Bernardo Provenzano e condannato nello stesso processo in cui è risultato colpevole anche l’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro”. Insomma, mica uno che ha rubato i biscotti al supermercato… Per assurdo, ma forse nemmeno poi tanto, questo caso isolato di eccesso di cortesia particolare (!), per dirlo con un eufemismo, potrebbe addirittura creare un effettivo precedente giudiziario, con conseguenze imprevedibili per i nostri intasati tribunali! Forse parlarne farà passare il messaggio che non siamo veramente tutti tordi, nè indifferenti, perchè i cittadini devono vegliare sul sistema e sulle sue smagliature. La democrazia implica responsabilità, passate parola.

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Io ho un amico che si chiama Omar, che ha molti soprannomi, come spesso accade a chi ha una personalità sfaccettata e di spicco. Il soprannome che amo dargli io è Il Poeta Contadino, per l’animo delicato che mostra nel suo laborioso ed entusiasta muoversi tra le campagne. Quotidianamente apro facebook e trovo il suo buongiorno, augurato con una foto, un dettaglio della natura che lo circonda: noi amici gliene siamo sempre grati. Oggi, in occasione del primo giorno di primavera, voglio ringraziarlo e condividere con voi alcune delle foto che ci regala Omar, che nelle ultime settimane ha documentato a proprio modo il risveglio della sopita natura gardesana.

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Add New Post. Blank. It happened already quite a few times lately. Read the newspaper to grasp an idea. I might. But today it doesn’t seem to work. Pouring rain outside – finally. Sounds of wind shaking the trees and water dotting the terrace frantically. Hail, even! Must say I don’t mind it at all, goes with the mood: not necessarily for the cold grayness of it all, rather for the coziness inside the house, that is heightened by the storm – as well as the restoring freshness of the water, as the garden, the dirt… the mouth, the throat, the skin, the whole earthly body is thirsty. The mind and the heart too, actually. So, there. One of those days. For some reason, unknown to my own self, writing helps. Writing in English helps even more, but for the life of me I wouldn’t be able to tell you why. So, here I am, writing in English, while the storm rages outside, and the screen isn’t blank anymore, I did end up writing something – not so sure it’s blog-worthy, not so sure it could be interesting for anybody to read, or for me to publish, for that matter. But I do need to put out stuff, feeling sterile is just the worst. What is this, an insight into a writer’s blocked blogger? A psychotherapeutic session? A confession? Just rambling? Well, I did tell you there would be some of that too in these pages. To top it all today’s Father’s Day. Not that my dad and I ever did anything special on this day, wishes and a token, when I was around to give him one, were all. But today there’s no point in picking up the phone and dialling that number that I just won’t delete from the contacts – why would anyone? I guess most of us go around with cell phones in which there is at least one number of someone who is just out of reach by now. Ghost phone numbers. Well, deleting them seems such a harsh little gesture. Keeping them could be meaningless, possibly, but still. As a friend told me today: “Shit: one learns to swim through that too”. I’m sure I will. Bof, sure might be to big a word at times, but let’s say I am pretty confident. Yeah that’s better. So, here’s what the chef is cooking today, it ain’t much, but it’s genuine. And out of the kitchen it goes. Reception doesn’t much concern me, unfortunately, at the moment it’s more about putting out than anything else. But maybe, just maybe, someone will read and feel less alone, that would be good of course – only that’s not the main objective, is all I’m saying. What am I saying? Oh, let’s not start it all over. Blue is only one colour in the rainbow… It’s great to have all the others at hand, but still, you can’t do without blue. It could even be a good thing. Well, the storm is over already and the sun is back – outside, that is. I’ll be seeing you soon enough. Take good care, will you?

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Uh, come non mi è piaciuta la Costamagna in quest’intervista! Brutto giornalismo, spiacevole e poco interessante, peccato. La Carfagna sappiate che mi è sempre piuttosto piaciuta, la trovo, in generale e qui, misurata ed intelligente, senza malanimo (che invece non manca all’intervistatrice). Mi pare una persona che lavora seriamente, ed ha collaborato con le donne delle opposizioni su progetti portati a buon fine. Non si poteva per una volta fare una bella trasmissione costruttiva insieme, invece che per forza contro? Perché poi sprecare una prima “flying solo” in Rai, puntando non sui veri punti deboli della Carfagna – come le ragioni della sua affiliazione a personaggi che certo non lavorano come lei, per dirne una – ma su gossip di basso profilo. E’ davvero sgradevole vedere una donna contro una donna così platealmente, non per un disaccordo sulle idee e sulla sostanza, ma per malizia e furbizia. Guardando ero addirittura in imbarazzo per  la gran brutta partenza della Costamagna, che temo abbia peccato di presunzione e perso una bella occasione per dimostrare di essere effettivamente in grado di capitanare il vascello.

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Carissimi, perdonatemi se ci ho messo un po’, ma porto buone notizie! Anche quest’estate basteranno gli ombrelloni per fare ombra alle fortunate membra di chi potrà visitare la Costa degli Dei in Calabria, vicino a Tropea: le paventate antenne telefoniche, che avrebbero dovuto apparire alle spalle della magnifica Spiaggia del Tono (Capo Vaticano, Ricadi), non verranno installate. Il Sindaco di Ricadi, Pino Giuliano, ha comunicato che il terreno in questione non verrà concesso ed ha quindi chiuso una questione, che aveva visto molti cittadini ed estimatori di questa bella costa impegnati in un comitato per la sua tutela. L’opinione pubblica si è organizzata e si fatta sentire, a mezzo stampa e direttamente con le autorità locali, che hanno rinunciato ad un’opera dannosa per il paesaggio ed evidentemente non strategica per il turismo: cosa sarebbe successo se non avesse detto nulla nessuno? Se tutti avessero pensato che tanto queste cose non dipendono dal cittadino, che alla fine si fa sempre quello che decidono i soliti? Mi piace questo esempio calabro di democrazia reale, di dialogo, di impegno personale e civico!

Spiaggia del Tono, Capo Vaticano

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Nonostante la banalità del gesto, non posso esimermi dal ricordare il grande Lucio oggi. Lui e quell’altro Lucio hanno fatto parte della mia infanzia, in particolare dei viaggi in macchina, verso la montagna, verso le vacanze: mia madre mi faceva sempre cantare, perchè soffrivo di forti nausee e l’emissione ritmata della voce aiuta a prevenirne l’insorgere – quindi si viaggiava a ritmo di Com’è profondo il maaaare… oppure Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma… o ancora A modo mio, avrei bisogno di carezze anch’io… Con gli anni cominciavo a capire le storie dietro queste parole, la mamma mi spiegava i passaggi più ostici, da brava maestra, come si farebbe per un poeta – ed a ragion veduta: un verso come Caro amico ti scrivo così mi riscaldo un po’ e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò… cos’è se non poesia, trasposizione in parole ricamate ed essenziali di immagini e sentimenti? Il futuro affascinava Lucio in modo particolare, ho sentito raccontare più volte ieri da chi lo conosceva, quindi oggi lo ricordo con la canzone che più di ogni altra, anche se scritta ieri, ci permette di pensare a domani ogni volta che l’ascoltiamo – Il mondo sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio… ma allora su e più su, son sicuro che c’è il sole…

Ho scelto una versione vecchia ed un po’ gracchiante, come la musica che usciva dal mangiacassette della Giardinetta della mamma… Come succede con i veri artisti è il nostro ascolto che deve riempire d’immaginazione le lacune e le imperfezioni, solo così l’arte non è fine a se stessa, ma chiama compagnia ed altra arte: sicuramente Lucio, ovunque sia, non è solo.

Mi è piaciuto anche molto il sonetto composto x l’occasione da Jovanotti, che mi sembra un bell’omaggio all’artista, all’uomo, all’ispirazione che non finisce qui.

Lucio Dalla bellissimo cantante
ln autostrada l’autoradio piange
l’asfalto nella notte sembra il Gange
la voce tua risale alla sorgente

di quel futuro che tu amavi tanto
tanto che sei volato con un razzo
lasciando qui la voce tua, ragazzo
scientifico sciamano lupo e santo

altissimo biondissimo astronauta
la tua esistenza elettrica mai cauta
le tue canzoni belle come occhi

mi dissero che farne dei miei orecchi
futura…anidride solforosa
la musica infinita…la tua sposa.

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