Il fatto è che io non ho tenuta su lunga durata. E’ la costanza che mi manca. Il fiato. Dopo una settimana vissuta tra la tastiera e gli schermi del computer e della TV, dopo tutti i ragionamenti che ho fatto su governi che cadevano ed altri che nascevano, le osservazioni, le speranze, adesso ho la sensazione che mi serva tempo per disintossicarmi. La serata L:O:V:E: mi ha instradato, mi ha distratto dalle preoccupazioni sulla politica nazionale e mi ha regalato il piacere della performance, come non me lo godevo da tempo. Seguo i primi giorni di questo governo rendendomi conto che più mi sembra di sapere, più ignoro, capisco che posso capire solo limitatamente, continuo a fidarmi dei miei istinti, veglio ed attendo. E voi? Forse è ora di una scossa: me la date voi? Mi sento un po’ letargica, francamente. Tanto mi piace imparare, curiosare e incuriosire, osservare, riflettere, rimuginare, essere sorpresa e sorprendere, tanto la pigrizia riesce in un battibaleno ad inglobarmi in una bolla, che finisce che mi porto sempre addosso: scuola, spesa, figlie, amiche, progetti, riunioni… a volte fanno parte del reale che amo, a volte sembrano lì solo per impedirmi di addormentarmi, manco avessi tutt’un bosco attorno, che – col buio, il silenzio e le morbidezze del muschio – sembra tanto accogliente… così facile… lasciarsi andare… Mi riposo e mi rigenero? O mi azzero? Lanciatemi un’esca, magari abbocco…
Archive for novembre 2011
Di letarghi, boschi ed esche…
Posted in storie mie, tagged blog, esca, letargo, pigrizia on novembre 23, 2011| 5 Comments »
E’ arrivato Godot?
Posted in opinioni, tagged Berlusconi, berlusconismo, Monti, post-berlusconi, rimontiamo on novembre 13, 2011| 2 Comments »
Sì, non facciamoci rovinare la festa: è arrivato. Si scatenano sul primo giorno di post-Berlusconi anatemi e Cassandre. Si prevede il peggio del peggio. Tutti hanno motivi ragionati per prevedere che il baratro si approfondirà. Pare che chi ha sempre voluto Berlusconi fuori dalla stanza dei bottoni, oggi non possa festeggiare, perchè tanto andrà sempre peggio. Mah, che dire, per quel che vale per me, sono convinta che oggi ed il periodo prossimo a venire siano la più grande occasione che l’Italia abbia avuto, dai tempi di Manipulite (anche quello definito golpe, – come quello di ieri! – dall’intellighenzia berlusconiana). Abbiamo capito tutti che la situazione è molto, molto, molto difficile, che ora è tutto da fare: le rinunce ed i sacrifici egualieranno solo la quantità di lavoro, di impegno personale e solidale che ci dovremo mettere. MA: è dalla discesa in campo di Berlusconi e da quando ho visto il suo successo (di popolo, non di obiettivi), che percepisco l’Italia come un paese in inarrestabile declino. La volgarità, segno visibile della decadenza, ha imperato, nel paese conosciuto per la propria eleganza. Ancora ieri la Santanchè ribadiva che lei vuole il berlusconismo, quindi è chiaro che c’è ancora molta strada da fare, culturalmente abbiamo anni luce da recuperare… Però, io è dal primo giorno dell’era Berlusconi che penso – e dico – che un uomo del genere non poteva che essere deleterio per il nostro paese. Ed insieme a me lo dicevano e pensavano tutte le persone, che nei miei vagabondaggi esteri, incrociavo, che fosse per piacere o per lavoro. L’era Berlusconi ci è costata già tanto, ci è costata anche molta frustrazione, perchè sembrava così evidente che Il Miracolo Italiano fosse un abbaglio: come poteva essere che non si riuscisse a scalzarlo? Che tanta gente credesse in una plateale truffa? Ci costa oggi e ci costerà domani, perchè il paese che Mr. B consegna a chi lo segue, è un paese devastato – da lui. Ma se dobbiamo pagare, bisogna che ne valga la pena. E’ molto diverso sentirsi in caduta libera, in un paese nel quale qualsiasi sforzo viene risucchiato in un sistema malato, piuttosto che sentire che si sta facendo qualche passo indietro, per poter prendere la rincorsa e rilanciare un paese intero, che sta svoltando pagina. Per me, perlomeno, lo è. La sensazione di irrefrenabile decandenza del mio paese mi ha accompagnato per molti anni. Oggi mi sento pronta ad ingegnarmi, a sforzarmi, mi sento speranzosa, mi sento incoraggiata. Sento che le mie rinunce ed i miei sforzi siano motivati da un obiettivo, personale e comune. Oggi un uomo che ha la stima del mondo, ne sostituisce uno, che ha – da sempre – la più profonda disistima della comunità internazionale. Un uomo capace e preparato, prende le briglie di un paese alla deriva. Un uomo che ci parla di situazione difficile, di lavoro enorme, non uno che ci dipinge il paese dei campanelli nel quale vive lui, fatto di ricchezza, perchè tutti hanno il cellulare, i ristoranti sono pieni e l’albero della cuccagna cresce in tutti i gardini. Uno uomo del quale, già dieci anni fa, a Bruxelles, a Londra, a Parigi, mi veniva da più parti detto: “Ma avendo persone così, com’è possibile, che a capo del governo abbiate una caricatura grottesca come Berlusconi?”. Un uomo che ha fatto causa alla Microsoft, quindi non è per forza dalla parte delle corporazioni per principio. Un uomo che parla di interpretazione deviata del capitalismo. Un uomo che conosce il sistema, per i suoi pregi, ma anche le sue pecche. Un uomo che sa (non cerca di indovinare) cosa serve per far avanzare un paese – e lo fa, non gioca a promettere. Uno che non darà colpa agli altri per ciò che non è riuscito a realizzare lui.
Oggi, per chi lavora da sempre e non è vissuto di sola attesa, è arrivato Godot. Anzi, meglio, oggi, è arrivato Mario, il Godot più reale e concreto che avremmo mai potuto immaginarci. D’ora in poi possiamo sperare che remare con forza non sia l’atto disperato di un barcaiolo preso dal vortice. Da oggi #rimontiamo*, ed ogni remata potrà avere un significato profondo: un passo avanti autentico sul cammino della consapevolezza, ma anche del cambiamento della realtà che ci circonda.
*anagramma di Mario Monti, trend di successo su Twitter.
Siamo stati de-berlusconizzati
Posted in opinioni, tagged 308, Cannes, dimissioni, G20, Giorgio Napolitano, legge elettorale, Silvio Berlusconi, transizione on novembre 9, 2011| 3 Comments »
Sì, vabbè, il carro davanti ai buoi, il gatto nel sacco e tutte quelle cose lì. Ma io direi che mi accontento delle dimissioni garantite da Napolitano (non A Napolitano). E mi rassicura anche la dichiarazione a Mario Calabresi, La Stampa – il Grande Comunicatore ha scelto, simbolicamente -, nella quale dice che non si ripresenterà nemmeno alle prossime elezioni, ma candiderà Alfano. Certo, adesso c’è tutto il resto da fare, la transizione da assicurare: io ribadisco che spero in un governo pro-tempore, per cambiare perlomeno la legge elettorale, e mi incoraggia la sottolineatura di Napolitano: «Presidente», gli ha detto come a volergli ricordare insieme alle procedure istituzionali anche il suo proprio ruolo, «lei si dimette, ma per andare a consultazioni: queste sono le mie prerogative, le prerogative del Capo dello Stato», quando lui ha cercato di pilotare anche il dopo-se-stesso dicendo :«Mi dimetto per andare ad elezioni». Ma cosa mi ha colpito della giornata di ieri? Che il mondo ci ha de-berlusconizzato: noi non siamo stati capaci di farlo, ci ha dovuto pensare l’Europa, il G20, i mercati!! Il video trasmesso ieri a Ballarò di Silvio ignorato da tutti a Cannes, che si aggirava solo e forzatamente sorridente durante un intervallo delle consultazioni ufficiali, che si avvicinava a questo o quel capo di stato, solo per farsi voltare le spalle, lo ha dipinto chiaramente in tutta la sua solitudine. Solo lo spread a 500 di ieri ha potuto affossare questo governo, solo la bancarotta imminente ha convinto i fedelissimi a tradire. Quando il mondo si è reso conto che, per la legge della farfalla che sbatte le ali in Africa e provoca un uragano negli USA, l’Italia agiva oggi da ago della bilancia sui mercati mondiali, Berlusconi è finalmente apparso in tutta la sua pericolosità: non è perchè è piccolo e buffo che è inoffensivo, anzi. Forse per questo l’avevano sottovalutato. Forse per questo l’avevano lasciato fare: ma un uomo incapace, non può controllare i destini di un paese geo-politicamente importante come l’Italia, perchè finisce che sono cavoli amari per tutti. Ora le speranze sono infinitamente più delle certezze, ma resta il timore che sia troppo tardi, che questa classe politica non si sia ancora effettivamente resa conto della gravità del momento… in un Parlamento di yesmen, veline, velone e vecchi babbioni non c’è da dare nulla per scontato. E allora chiediamo a gran voce una nuova legge elettorale prima delle elezioni, perchè anche nella prossima legislatura non ci siano le stesse brutte facce di plastica decise dalle segreterie dei partiti, dai loro delfini e dalle loro trote, oppure siamo da capo. Il tempo per il sollievo dura poco, è ora di darsi da fare, di vigilare, di affermare che, se siamo stati ipnotizzati per gli ultimi 20 anni, ora l’incantesimo si è spezzato. E siamo pronti ad occuparci di noi. Ma ci voleva tanto…?
Intanto, 308 abbracci a tutti, fratelli d’Italia.
PS: se qualcuno trova online il video di Berlusconi a Cannes e l’intervento di Ferruccio De Bortoli (finalmente orgogliosamente incaz***), trasmessi a Ballarò ieri sera, li condivide con noi, per favore?
PPS: Spread a 574, rendimento dei BTP decennali oltre il 7%, altro che sollievo, l’Italia affoga, dentro il parlamento, nelle strade di paesi e città inondate, e nelle piazze affaristiche…
Diamo un tocco di colore alla giornata…
Posted in Uncategorized, tagged Ryan Air, Silvio Berlusconi on novembre 8, 2011| Leave a Comment »
L’unica cosa matura in questo paese è la crisi…
Posted in opinioni, tagged Carlucci, Chiamparino, Civati, Corriere della Sera, crisi, Emiliano, Ferrara, governo tecnico, Renzi, serracchiani on novembre 7, 2011| Leave a Comment »
Ci siamo. Indicazioni di particolare peso ci vengono dalla Carlucci e Ferrara, pensate come stiamo messi. La settimana ci propone il seguente menù: I cinque scenari per la crisi (dal Corriere.it). Io spero nello scenario al quale ho già accennato, sia per rispondere subito con provvedimenti immediati alle richieste dell’Europa, sia per cambiare la legge elettorale, che per dar tempo al PD (e magari anche al PdL) di fare le primarie. In campagna elettorale voglio vedere Renzi, Civati, Serracchiani, Emiliano, Chiamparino e TANTE FACCE NUOVE! Voi, a parte gettare una bomba al Napalm sul paese tutto, cosa vorreste e cosa credete succederà? Ma non mi tirate fuori desideri irrealizzabili: con le persone che ci sono, il paese ed il sistema che abbiamo, qual’è la più probabile ed auspicabile via d’uscita?
PS: sono talmente preoccupata per il “dopo”, che rischio di non riuscire nemmeno a festeggiare… Ma anche no: il berlusconismo ci ha insegnato che non c’è limite al peggio, sembrava immortale nonostante se stesso, quindi io non potrò che essere contenta di una fine, che merita di essere ingloriosa. Certo, era da mò che doveva arrivare, adesso risollevare il paese sarà opera faraonica, ma in fondo non c’è rinascita, se prima non si celebra il funerale. Noi stiamo già scavando da un po’, vuoi che un paio di metri non siamo andati a fondo? E la terra sopra la cassa da morto ce la mettono gli alluvionati. Ripartiamo da oggi, con speranza, pazienza e tanto senso pratico.
Compriamoci il debito?
Posted in opinioni, tagged Aldo Cazzullo, BTP, Compriamoci il debito, Corriere della Sera, Giuliano Melani on novembre 5, 2011| 3 Comments »
Sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensate di questa… Giuliano Melani si è comprato una pagina sul Corriere della Sera ed ha scritto questo a tutti gli Italiani (Qui il pdf: giuliano_melani2):
Aldo Cazzullo sul Corriere non sembra considerarla un’asinata da sempliciotti. Potrebbe essere fattibile? Pensate ad un ipotetico governo Monti, che si insedia cambia la legge elettorale e falcia i costi della politica, poi tutti a casa: sarebbe un’iniezione di ficucia tale da permetterci di crederci? Cinzia (che lavora in banca), mi dice che il taglio minimo dei BTP è di 1000€, più 34€ minimo di imposta di bollo all’anno: non se lo possono certo permettere tutti, ma abbastanza persone? Abbastanza da incidere? E poi c’è chi se ne può permettere molti di più, come Melani che ne ha comprati 20.000€… Insomma, forse sto solo giocando alla fantapolitica, ma trovare soluzioni non è il nome del gioco oggi? Vogliamo capirne un po’ di più? Confrontarsi intorno ad argomenti del genere serve, se non altro per la consapevolezza che si guadagna nel frattempo. E la consapevolezza è forse una delle cose che più sono mancate agli Italiani negli ultimi 20 anni. Ora il tempo stringe: Melani ha detto solo una castroneria o…?
SE NON CI FANNO PARLARE, ALMENO ANDIAMO TUTTI AD ASCOLTARE
Posted in Uncategorized on novembre 4, 2011| Leave a Comment »
Carissimi,
oggi vi trasmetto la lettera scritta alla cittadinanza di San Felice del Benaco dall’associazione San Felice più felice (della quale sono socia). E’ importante per tutti i feliciani (di nascita o d’adozione), ma anche per chi ci viene a trovare nella bella stagione, per chi apprezza questo bel paese, e direi anche il Lago tutto.
la Giunta Comunale di San Felice del Benaco si accinge ad approvare il Piano del Governo del Territorio (PGT), il documento più importante che delinea il futuro di un paese ed ancor prima di coloro che nel territorio ci vivono: i cittadini.
Nel nostro Comune il Sindaco Paolo Rosa ha scelto di evitare qualsiasi tipo di consultazione della cittadinanza. I cittadini, al contrario, hanno cercato in tutti i modi di instaurare una qualche forma di dialogo con l’Amministrazione.
In primo luogo partecipando, e chiedendo di essere ascoltati, agli incontri farsa organizzati dalla Giunta Comunale. Successivamente raccogliendo oltre 600 firme attorno ad una proposta concreta di rilocalizzazione delle infrastrutture volute dal Sindaco Paolo Rosa. Proposta che, vale la pena ricordare, farebbe risparmiare parecchi milioni di euro di soldi pubblici. A queste sollecitazioni la risposta del Sindaco Paolo Rosa, quando c’è stata, è stata negativa.
Ma non ci si è persi d’animo.
E’ stato richiesto dai gruppi di opposizione un Consiglio Comunale “aperto” nel quale, contrariamente ai consigli tradizionali, chiunque può intervenire liberamente al dibattito. Il Sindaco Paolo Rosa ed il Presidente del Consiglio Giovanni Rosina hanno inspiegabilmente negato la convocazione di questo Consiglio “aperto”, a favore di uno tradizionale impedendo così l’intervento propositivo dei cittadini.
Ci chiediamo quali siano le vere motivazioni di questo ennesimo rifiuto.
Ci chiediamo perché il Sindaco Paolo Rosa scappi continuamente dal confronto democratico con i cittadini.
Ci chiediamo quali siano i veri interessi che questa maggioranza deve tutelare per arrivare ad impedire un dibattito pubblico e libero.
Ci chiediamo: di cosa avranno paura?
Per cercare di dare delle risposte a queste domande e per capire quali siano gli interessi in gioco, sei invitato a partecipare al Consiglio Comunale che si terrà lunedì 7 novembre 2011 alle ore 20.00 presso la sala consigliare all’ex Monte di Pietà.
Partecipare per essere, agire per costruire.
Ecco cosa mi piace
Posted in opinioni, tagged Big Bang, Italia, Leopolda, politica, Renzi on novembre 3, 2011| 4 Comments »
Vorrei giusto segnalare il bel dibattito che si è sviluppato attorno al mio post su Renzi e Big Bang – Leopolda. Avremmo tutti voglia di sederci attorno ad un fuoco e discuterne più approfonditamente, e spero che lo faremo, ma mi piace anche che ci si incontri qui, dove molti ascoltano (leggono) anche solamente. Non poter approfondire in un certo senso ci obbliga anche alla sintesi, ad andare al punto senza tanti giri di parole – anche se di parole sempre si tratta, ma quanto sono belle quando servono ad esprimersi ed a capire gli altri e le fila dei loro pensieri. Mettersi in campo qui, come comunque ognuno di noi fa anche in piazze meno virtuali, per riflettere degli eventi che ci circondano in questo travagliato periodo storico – non so voi, ma a volte mi fanno sentire di una solitudine indescrivibile.