Speravo, stamattina, di trovare più spazio dedicato dai giornali alla partecipazione di Fabrizio Barca a Otto e 1/2 di ieri sera, 11 aprile 2013. Qualche notizia c’è, ma non trasmette nemmeno lontanamente la portata, l’importanza della puntata di ieri sera. Cos’è successo? E chi è Fabrizio Barca, per chi, come, me, fino a poco fa non lo conosceva? Fabrizio Barca è un economista, è stato ministro della Coesione Territoriale con Monti, ed è stato uno dei ministri migliori: ha lavorato, efficacemente, in silenzio. Io l’ho scoperto poco tempo fa, sempre a Otto e 1/2, e mi sono detta “Ma chi è questo?”, un po’ come mi è successo con Renzi un paio d’anni fa. Sappiate che io ho naso. E’ una dote che non mi serve a nulla nella vita, ma c’è una cosa per la quale ho naso: becco sempre i futuri protagonisti, che sia nel panorama Holliwoodiano, che in quello politico. Insomma, Barca mi è piaciuto subito. Ho temuto non fosse di sinistra, confesso 🙂 Poi ho scoperto che lo era, se vuole ancora dire qualcosa. Poi ho temuto che il PD lo fagocitasse, o lo usasse per fagocitare Renzi (che poi è la stessa cosa). Poi ieri sera, prima di mettere le pupe a letto, ho sentito che tornava ad Otto e 1/2. Ho messo in pausa, ho rinunciato ad una serata spensierata e ho deciso di ascoltarlo. E per fortuna. Barca ieri sera ha annunciato la sua iscrizione al PD, portando in contemporanea con sè un documento da 46 cartelle, per la riforma (anzi, la rivoluzione) del partito. Del partito e dei partiti, proprio come organo, come strumenti, come associazioni, come istituzioni. Entra in punta di piedi, insomma! Barca propone, ad esempio, una sorta di separazione delle carriere: i dirigenti del partito si occupano di quello, dirigere il partito, mentre chi sceglie e viene scelto per operare in parlamento, resta fuori da incarichi direttivi – e già lì mi sembra un’ottima idea – e mi fa subito brillare la scintilla di Barca segretario e Renzi premier. Ci è stata ventilata questa possibilità, lui l’ha colta. Spero faccia altrettanto Renzi. Di corsa. Sì, perchè ieri sera Barca ha proprio fatto capire che lui Renzi non lo vuole fuori, ma accanto. Si è mosso d’anticipo Barca, ha scelto il proprio ruolo, non si è fatto strumentalizzare, ha confermato quello che penso di lui, per quel poco che ho potuto capire in questo breve periodo: è un uomo che ha visione, senso del dovere, del servizio, del tempismo. Ha contenuti ed ha strategia: e oggi l’uno senza l’altro restano purtroppo lettera morta. Voglio leggere queste 46 cartelle io, nelle quali il Partito diventa interprete, contenitore e coordinatore delle iniziative sociali, terreno fertile e disponibile alla contaminazione della “società civile”. Barca è partito dai primi articolid ella costituzione, quella carta all’altezza della quale sembra ci siano solo i nostri sentimenti ingenui quando viene letta da Benigni in TV, ma che invece dovrebbe veramente essere guida e principio fondante della nostra società e della nostra legiferazione. Insomma: nell’immobilismo del PdL, nell’illusorio rivoluzionismo (passatemi il termine) dei 5 stelle, che vogliono cambiare tutto, senza sporcarsi le mani, Barca fa la sua mossa, prende le redini, prova a rifondare il PD, a farne qualcosa di assolutamente nuovo, basato sui principi fondanti di un paese che deve avanzare, e che non può semplicemente buttarsi allo sbaraglio. Grande coraggio, grande intuito, lo ringrazio. Chi glie l’ha fatto fare, gli chiedeva la Gruber ieri sera, parlare di partiti proprio oggi… Un ispirato, lungimirante, attento, sveglio senso del dovere. Ricordiamoci questa mossa sosteniamola. Ieri sera, rinunciando ad una serata spensierata, non sapevo di ritrovarmi con una serata tanto ricca di speranza. Poi Annozero – e finchè non mi sono addormentata, perlomeno – non ho sentito accenni a questa proposta, a mio parere rivoluzionaria. Ed i giornali oggi: fino a poco fa, almeno quelli online, seguono notizie molto più inciucione e politichesi. Poi ecco, finalmente su La Stampa (e ancora una volta, bravo Mario Calabresi): il Progetto Barca. Diamo importanza a questa proposta. Non lasciamo che ce la portino via. Avreste voluto votare per Renzi, ma vi scocciava troppo dare 2€ al PD? Vi siete resi conto poi di aver fatto una cagata? Che se nei partiti ci sono i contenuti giusti, non c’è etichetta che tenga? Volete qualcosa di diverso da tutto quello che avete già visto, Grillo compreso? Volete CAMBIARE ADESSO?? Leggete, informatevi, sostenete, fate leggere questa proposta. Abbiamo bisogno di persone così come dell’aria. Letteralmente.
Archive for aprile 2013
Fabrizio Barca (e Matteo Renzi): la luce in fondo al tunnel?
Posted in Uncategorized, tagged Fabrizio Barca, Matteo Renzi, Partito Nuovo, PD, proposta on aprile 12, 2013| Leave a Comment »
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