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Archive for the ‘Tecnologia’ Category


Di tanto in tanto mi devo scusare con voi perchè manca da troppo un  nuovo post… è così anche oggi, anzi, peggio, perchè oggi il post che pubblico non lo scrivo nemmeno, lo rubo paro-paro da un articolo di BresciaOggi. Succede, infatti, che io abbia un caro amico, che sta giustamente godendo di un successo interplanetario: quando eravamo alle elementari insieme, mia madre mi diceva sempre che sapeva quando stavamo uscendo noi dall’androne, perchè, attraverso il portone, prima arrivava il lancio della cartella di Luca, e subito dopo la nostra classe. Luca era un maschiaccio, quasi un turbolento: attenzione, non un bullo, non ce l’aveva mai con nessuno, era solo perennemente sovreccitato dalla vita! Luca ha attraversato varie metamorfosi negli anni, ed ognuna ha dato vita ad una farfalla sempre più colorata e diversa, avvicinandolo passo passo sempre più a se stesso. Se ho potuto essere testimone dei suoi primi 20 anni, da qualche anno lo vivo soprattutto a distanza, ma con l’amicizia nata sui banchi di scuola sempre solida e semplice come un tempo. Tra Barcellona, Madrid, Londra e NY (dove nel palazzo delle Nazioni Unite ha ricevuto questo prestigiosissimo premio) Luca si muove lasciandomi stupita di pensare al ruolo che ricopre oggi il mio amico esagitato di quei giorni. La Sostenibilità, una parola chiave per me, che Luca ha saputo sviluppare in modo da diventare addirittura un punto di riferimento mondiale. Scoppiamo d’orgoglio mio caro, e la maestra Scutra, da lassù, se la ride di quella sua risata profonda, soddisfatta e contagiosa. Cliccate sulla foto per leggere l’articolo! Nei prossimi giorni pubblicherò il suo bel discorso durante al cerimonia di consegna – ma dovete darmi il tempo di tradurlo 🙂

 

 

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La mia amica Barbara mi ha sgridato, perchè sono poco attiva sul blog ultimamente. Ha ragione, niente da dire. Fattostà che passo dei periodi così, durante i quali ho più bisogno di assorbire che di esternare. Succede, di solito, proprio nei periodi più intensi, perchè non riesco a seguire un solo pensiero, ma me ne saltano in testa a decine, tutti incompiuti. Il Berlusca, la situazione dell’Italia, la morte di Jobs, la crisi mondiale. Se ci sono giorni nei quali mi vien voglia di comunicare il mio pensiero, le mie sensazioni, altre volte tutti questi stimoli mi atterriscono: ma uno da che parte comincia? L’unica cosa che mi viene in mente guardando lo schermo stamattina è la domanda che mi ha posto Mauro Mori qualche giorno fa. Mi trovavo ad una cena di compleanno di un mio grande amico virtuale, Pablo Paolo Peretti, penna frequentatrice di forum sul Corriere.it, cittadino del mondo, poeta ed uomo ricco di energia – non di quella che ti fa scalare le montagne, ma di quella che ti fa ridere, che ti fa venire voglia di sapere di più, di viaggiare, di creare contatti virtuali, per poi abbaterli con un abbraccio vero. Insomma, l’altra sera, dopo anni di conoscenza virtuale, ci siamo finalmente incontrati, nella mia Milano (è inutile che me la sputtaniate sempre, io amo Milano incondizionatamente), un’amica accogliente ha messo a disposizione la propria casa perchè il nostro esule in Danimarca potesse riunire qualche amico intorno ad un tavolo, con buon cibo e buona compagnia a fare da corollario. E’ stata una serata veramente piacevole, raccolta in un bell’appartamento con vista sulle guglie del Duomo, le chiacchiare si sono susseguite  con un piacevole scorrere di discorsi personali (ma tu chi sei, cosa fai, da dove vieni, come conosci Pablo, …), dai quali si partiva per tangenti più universali (il design, la poesia, l’editoria,…). Molti dei presenti si sono conosciuti proprio grazie ad internet e la loro frequentazione resta soprattutto virtuale. Certo, vedendosi di persona si scoprono cose magari sorprendenti sul nostro amico di penna, certi profili non combaciano e deludono, altri ne escono arricchiti, altri corrispondono esattamente alla percezione che se ne aveva da dietro lo schermo: è stato così per me e Pablo, nessuna spiacevole sorpresa, solo un amico diverso, espressione di un mondo diverso, nel quale ci si conosce anche in modi poco tradizionali. Faceva parte di questa simpatica compagnia, dicevo, Mauro Mori, con la bella compagna Giovanna – una coppia di quelle che vorresti essere, trendy al punto giusto, perchè lo sono, non perchè ci fanno, belli, intelligenti ed interessanti. Chissà cosa direbbero di questa mia descrizione… Mauro è un affermato scultore, le cui opere fanno anche parte del mercato del design, anche se ultimamente lui preferisce dedicarsi alla scultura in purezza. E’ un creativo di quelli veri, con accanto una donna, sua manager, evidentemente altrettanto in gamba. Non due fanfaroni come me, tante chiacchiere, poca sostanza – loro le loro idee le concentrano al punto giusto da farle fruttare. Nonostante Mauro sia evidentemente un uomo di oggi e, per certi versi, anche di domani, il suo rapporto con internet, e particolarmente con facebook, è piuttosto distante – da quanto ho capito non per snobismo, ma per disinteresse. E mi chiedeva: ma perchè facebook? Eh, bella domanda Mauro, perchè? E perchè un blog? Pablo, con la sua solita diplomazia, ha dichiarato che il blog è espressione di un ego accentratore 🙂 Che potrebbe indubbiamente essere, ma non solo. Il blog, come facebook, sono per me, alquanto banalmente, un modo di comunicare, che si avvale della tecnologia odierna. Sul blog metto me ed aspetto voi, sperando di riuscire ad interagire sempre di più. Su facebook mi piace fare esperienza della gente che si esprime – ecco Mauro, questa è la mia risposta. Poi certo che è un’espressione limitata da certi aspetti, la distanza in primis, ma è anche incoraggiata da altri, in alcuni casi dagli stessi. E’ una delle espressioni dell’oggi, è uno strumento, mi piace, m’incuriosisce, mi insegna, mi fa compagnia. E poi se non ho voglia non lo apro. Perchè io, nonostante mi piaccia, non mi basto, non tutti i giorni – e non tutti i giorni posso uscire ed incontrare le persone faccia a faccia. E se un filo, teso qui sul blog o là su fb, viene afferrato da qualcuno e passato di mano in mano, di tastiera in tastiera, da schermo a schermo… mi piace! E voi? Perchè siete qui? A parte la telefonata noiosa del fornitore logorroico, alla quale non riuscite a sopravvivere a meno di cazzeggiare online nel frattempo, perchè siete qui? Perchè ci piace incontrarci anche virtualmente? Perchè si può, credo io. Non si deve, ma così facendo ci si taglia fuori da una parte dell’espressione odierna, basta saperlo, basta scegliere. Internet ci apre mondi e modi, ognuno può trovare il proprio canale: per dire, io a Twitter non riesco ad affezionarmi… e meno male, almeno quello!!! E voi, che rapporto avete col web? Vi infastidisce, ma lo subite per necessità o lo amate spasmodicamente? Vi arricchisce? Vi regala storie? Regalatele anche a noi XXX

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Ecco un’applicazione eccezionale della tecnologia moderna: Google Art Project permette di visitare alcuni dei musei più importanti del Mondo (Uffizi, Tate Britain, MoMA, Met, Fick Collection, Hermitage, Van Ghogh Museum, ed altri) e di soffermarsi ad osservare alcune delle opere più importanti nella storia dell’arte e della cultura mondiali, usando la tecnologia Street View. E’ possibile scoprire dettagli invisibili ad occhio nudo, creare la propria collezione personale, condividerla e commentarla con la propria comunità di amici. E’ uno strumento che avvicina tutti ed ognuno all’arte, all’importanza della sua conservazione, condivisione. Chi può viaggiare e visitare di persona questi musei scopre improvvisamente la voglia a mille di farlo domani: Google Art Project é come un aperitivo che stimola l’appetito, come la prima ciliegia. Per chi non ha i mezzi e la possibilità di visitare questi splendidi musei di persona rappresenta l’unica opportunità di accedere a queste meravigliose opere in un modo che nessuna foto può eguagliare: é veramente l’alternativa migliore alla visita personale – e per certi versi aggiunge addirittura sfumature che nemmeno la presenza al museo permette. Google Art Project diventa un unicum con l’esperienza della fruizione dell’arte: la rende possibile, la incoraggia, la completa.

Clicca sul video per un tour virtuale con istruzioni in Inglese: guardatelo anche se non parlate Inglese, la guida in Italiano non é ancora disponibile e queste immagini sono s.t.r.e.p.i.t.o.s.e.!!! Cliccate sull’angolo in basso a destra x visione a schermo intero.

Intro – ITA

Clicca QUI per iniziare il tuo tour virtuale: buon divertimento!!!!

Il lavoro per aggiungere altri musei, come il Prado, sta continuando.

Personalmente, mi sono sentita parte di un mondo: UNO, unito, umano, capace, sorprendente, speranzoso. Well done Google!!!! Voto: 10/10

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