Osama Bin Laden è stato ucciso nella notte tra l’1 ed il 2 maggio (leggi articoli su La Stampa) in Pakistan dai servizi speciali statunitensi. La notizia é ottima, la si aspettava da anni ed anni, sicuramente é un passo avanti nella lotta al terrorismo, anche se in realtà si sa da molto tempo che il numero due di Al Quaeda, il medico egiziano Al Zawahri, é il vero cervello criminale dell’organizzazione, ancor più ricercato di Bin Laden stesso, che spesso agiva più come leader carismatico che stratega. Mi vien da dire che spero anche non ci siano ritorsioni da parte dei terroristi e che l’aria non si scaldi, proprio in un momento psicologicamente importante per la ripresa del popolo americano e mondiale. Mi ha sempre stupito il viso di Osama, con grandi occhi che appaiono pieni di serenità, mentre la bocca pronuncia parole d’odio – chissà se mai sapremo che era davvero: un invasato, un sociopatico, un cinico criminale calcolatore, o un pazzo, come riesco solo a pensare che sia chi si macchia con intenzione piena di tanto male ed odio. La popolazione americana ovviamente festeggia questo importante passo nella lotta ad Al Quaeda ed al terrorismo, anche se restano molte ombre sul crollo delle Torri Gemelle ed é ancora lungo é il lavoro, sia strategico che politico, per combattere efficacemente questa organizzazione e cultura di violenza.

Osama Bin Laden

Barack Obama durante la conferenza stampa per l'annuncio dell'uccisione di Osama Bin Laden: "In giorni come questi si può dire che giustizia é stata fatta"

FDNY: Fire Department New York, gli eroi dell'11 settembre, celebrano quest'attesa vittoria, pagata con la vita di molti colleghi durante e dopo la tragedia delle Torri Gemelle
***
In questi giorni mi sento sempre un po’ in ritardo su tutto ed anche questo articolo di ieri l’ho letto oggi… Ma voglio condividerlo, come ho già visto fare da molti amici su Facebook (bravi!). E’ una buona notizia, di più, é una notizia interessante e che dimostra che collaborare si può: quando gli obiettivi sono quelli del bene comune e non della clientela o del soldo veloce, far convergere le opinioni diventa possibile. Vi invito a leggere questo articolo de La Stampa, molto ben fatto, sulla storia della collaborazione di 41 comuni della Val Sabbia, al fine di creare la più grande centrale fotovoltaica pubblica d’Europa.
- Il lago di luce in Val Sabbia (BS)
***
La popolazione delle tigri torna a crescere nelle riserve indiane! Dal 1947 al 2002 erano passate da 40.000 a 3700: é la prima volta che si registra un’inversione di tendenza. Per leggere l’articolo su “La Stampa” cliccate QUI.
This page has the following sub pages.
L’uccisione di Bin Laden non riporterà indietro uno solo di tutti quelli che sono morti l’11/9. Credo che, politicamente e umanamente, la cattura sarebbe stata di gran lunga una soluzione migliore. Credo allo stesso tempo che poco cambi nella lotta al terrorismo ma sospendo il giudizio e penso a tutte le famiglie delle vittime che oggi, anche se minimamente, possono ritrovare una direzione verso la pace.
Ciao 😉
Frena, frena, frena…buona notizia??
Ma che cavolo si dice?!?!
Da quando un’esecuzione è una buona notizia? E la giustizia (di cui gli americani continuano a dichiararsi portatori)?
Dov’è il processo?
In tutti questi anni chi ha mai fornito le prove schiaccianti che Bin Laden ed Al Quaeda fossero davvero responsabili dell’11/9??
Cos’é un terrorista?
Uno che lotta per le sue convinzioni con mezzi non convenzionali?
Serena, ti chiedi chi fosse Bin LAden e perchè agisse così. Bene, vatti a leggere i suoi discorsi degli ultimi 20 anni.
Scoprirai un uomo che innanzitutto ce l’aveva a morte coni suoi amici sceicchi in quanto avidi e corrotti, e poi vedrai che viene fuori il nodo dei nodi mediorientale: la Palestina.
Gli Stati Uniti sono stati innegabilmente il più grande e potente terrorista del dopoguerra, diciamo che con l’11/9 si è realizzato anche per loro il famoso proverbio “chi la fa l’aspetti”
Capisco bene i tuoi dubbi Arthemysia, per questo dico che secondo me restano ancora molte ombre sull’11 settembre. E sono assolutamente d’accordo con te e Roberto quando dite che una cattura ed un processo sarebbero stati un finale decisamente più giusto. Allo stesso tempo penso anche al fatto che Bin Laden ha rivendicato l’attacco alle Torri Gemelle, orgoglioso dell’uccisione di 3000 persone, 3000 innocenti, immolati a loro discapito alla causa dell’anti-imperialismo, del quale non erano certo attori. L’imperialismo americano e dei paesi forti è una piaga, è assassino ed egoista, ma vedo forse ancora peggio la plateale propaganda dell’odio, della contrapposizione, che fa leva anche su uno spirito religioso esasperato e strumentalizzato. Per me é una buona notizia che ci sia in giro una persona di meno col potere di spargere odio, anche se penso che la cattura sarebbe stata più giusta e più rivelatrice. Certo che la Palestina é il nodo di tutto, o perlomeno la nobile scusa, ma io che ho vissuto a NY e la conosco – e l’ho vista 10gg dopo l’11 settembre – penso che non sia mai giusto rivalersi su degli innocenti, soprattutto nel cuore di una città che rappresenta come pochi altri posti al mondo un crogiolo di culture, razze, rispetto reciproco e che dà enorme valore alla diversità, in quanto ricchezza. Ma il discorso é lungo, lunghissimo, molto più grande di me e della maggior parte delle persone che, epr quanto informate su certi dati di fatto, non potranno mai accedere ai retroscena…
Sinceramente preferisco un onesto assassino bastardo ad un bieco AD di multinazionale o politico pseudo-democratico.
Almeno nel primo caso ho la visione certa di chi ho di fronte.
Vedi, tutte le vittime non militari sono innocenti,e la mancata giustizia porta alla vendetta.
L’imperialismo ha causato milioni di vittime inocenti più o meno in tutto il globo, vittime rimaste volutamente senza giustizia, vittime ignorate in quanto economicamente inutili o economicamente sacrificabili.
Bin Laden e Saddam sono creature americane che un certo punto sono scappate di mano ai loro creatori.
Una cattura ed un processo non sarebbero mai stati possibili, perchè se quelle persone avessero raccontato tutto ciò che sapevano (che cmq si sa), sai che bella figura??
No, meglio una bella pallottola in testa, o un cappio intorno al collo e via, problema risolto, domani è un altro giorno e si vedrà.
Mi spiace per le vittime dell’11/9, come mi spiace per ogni vittima…ma quelle dell’embargo all’Iraq? o a Cuba? I Palestinesi? I cambogiani e vietnamiti che ancora saltano per aria sulle nostre mine antiuomo?
Bin Laden non era un semplice predicatore d’odio, era una figura molto, molto più complessa ed intelligente di come ci viene presentato.
Presentava ragioni che non sono mai state ascoltate quando ancora erano pacifiche. Non dico che i suoi metodi siano giustificati e giustificabili, ma chi ha ignorato, e tutto’ora ignora, è davvero meno colpevole?
Cioè, noi europei che prima stringiamo accordi economici con un feroce dittatore e poi all’uopo lo bombardiamo…non le meritiamo un paio di granate sotto al culo?
Io se fossi un libico mi incazzerei come una iena idrofoba, tu no?
Si dice che i nodi vengono al pettine quando il pettine c’è…ecco, Bin Laden è stato il pettine, sicuramente cruento, di un nostro comportamento bieco ed immorale e ci ha dimostrato, come già cantava il grande Fabrizio, che per quanto ci riteniamo innocenti, assolti, siamo sempre, sempre coinvolti.
Io invece non sono affatto sicura di cosa preferisco: già un onesto assassino mi sembra un ossimoro, ma capisco che lo contrapponi ad assassino ipocrita. Chi compie misfatti ma li nasconde, sarà anche meno facile da contrastare, ma perlomeno non fa l’apologia della violenza, non sostiene la cultura dell’odio, non raccoglie proseliti per guerre che contrappongono popoli e persone, mentre ad essere contrapposti e guerrafondai sono sempre i burattinai, governi o predicatori che siano. La violenza, il terrorismo, la strage sono SEMPRE da condannare, senza se e senza ma, almeno per me. Chi le compie, ma le nasconde quantomeno passa il messaggio che, in effetti, siano brutture, deviazioni, deformazioni da non sbandierare. Restando il fatto che sono d’accordo con te sulla tracotanza dell’imperialismo e sulle connivenze tra chi a noi magari appare contrapposto, resto convinta che la morte di Osama sia una buona motizia per vari motivi:
1) Le famiglie che hanno sofferto nel 2001 e continuano a soffrire per chi allora é perito o ha pagato personalmente, hanno sicuramente con questo avvenimento un momento di sollievo, un minimo senso di giustizia, di closure (anche se, a prescindere dai mandanti dell’attacco alle torri, a pagare dovrebbe essere anche l’amministrazione Bush per la disastrosa gestione della contr’offensiva in Afghanistan ad Iraq, ma anche per la mancata attenzione e cura verso gli eroi di quei giorni, i pompieri, anch’essi vittime non solo del crollo, ma di malattie susseguenti causate dalle polveri sottili e veleni vari ed abbandonati al proprio destino, senza un reale supporto sanitario ed alle famiglie). E come dice Roby sul loro dolore e sulla loro gioia non mi permetto di mettere bocca.
2) Obama, che non sarà tutto quello che sognavamo, ma sicuramente impersona una politica almeno in parte diversa e migliore della passata – e della presente a casa nostra e non solo – che ha subito tante difficoltà, indebolendo ulteriormente il suo già difficile operato, ha guadagnato punti e rischia un po’ meno di essere rimpiazzato da un Bush o Cheney bis alle prossime elezioni (sarebbe d.e.l.e.t.e.r.i.o.)
3) Come dicevo, una delle bandiere della contrapposizione attraverso la violenza, uno di quelli che hanno nutrito la cultura de “Il fine giustifica i mezzi”, includendo in questi la violenza esibita ed osannata, ora tace. Sarà stato anche più complesso, ma la sua influenza principe é stata quella.
4) Le granate sotto il culo non le meritiamo nè io nè te – nè i libici, nè, nè gli afghani, nè i vietnamiti che ancora saltano per aria a causa delle brescianissime mine Valsella -, le meritano i famosi burattinai, e Osama era uno di loro. Se si lasciasse fare alla gente, saprebbe mettersi d’accordo, rispettarsi, tenere le debite distantanze, anche, al limite (cfr israeliani e palestinesi comuni che collaborano per la pace). Sono i Mangiafuoco che istigano, sobillano, infuocano, appunto: dai Milosevich Serbi ai leader del Vlams Belang in Belgio.
Sicura che l’apologia sia meglio dell’indifferenza?
Davvero propagandare l’odio è peggio che infischiarsene di sostenere qualcuno che userà armi contro chiunque gli si opponga?
Mettere la faccia, anche per questioni immorali, non è forse un’assunzione di responsabilità?
Essere semplicemente i mandanti è davvero meno immorale che usare direttamente il proprio braccio armato e a volto scoperto?
I Ponzio Pilato io non li sopporto proprio, che ti devo dire. Mi fa più schifo la loro ipocrisia, comunque omicida, che la schietta propaganda attuata da gruppi terroristici.
Chiarendo che ovviamente i miei “più” e “meno” schifo si inseriscono in un giudizio complessivamente negativo di entrambe le posizioni. Ma all’interno del complesso negativo mi fanno più schifo gli ipocriti, non lo posso e nemmeno lo voglio negare.
Veniamo al tuo elenco:
1)Siamo alle solite reazioni emotive.
Seguendo il tuo ragionamento, di non mettere bocca nel dolore e nella sofferenza degli altri, dovremmo essere favorevoli, o quantomeno non contrari, alla pena di morte.
Perchè il dolore non è dolore solo quando è collettivo, stando al tuo ragionamento ogni singola vittima dovrebbe avere questo diritto a questa giustizia.
Ok, se per giustizia intendiamo il Taglione allora sono d’accordo, ma se ci rifacciamo alla democrazia…bhè, no, allora la mia solfa cambia un pochetto.
Bin Laden non ha realizzato materialmente in prima persona l’11/9, ne è stato il finanziatore, il mandante, l’ideologo probabilmente, ma se gioiamo della sua morte, allora dobbiamo gioire di quella di ogni assassino.
Certo, i suoi sono crimini contro un’intera società, e per questo più gravi dei crimini contro i singoli, ma se si rifiuta la pena di morte la si rifiuta in ogni caso no?
E poi…tutte le vittime hanno ragione di gioire? Allora perchè riteniamo incivili altre vittime che festeggiano altre morti?
Se i palestinesi festeggiano la malattia di Ariel Sharon sono dei triviali estremisti, mentre i newyorkesi sono nel giusto?
L’amministrazione Bush è stata rivotata dopo l’11/9, e Obama è andato in crisi di consenso con la riforma della sanità, questa è la democrazia, e chi vota si deve prendere le PROPRIE responsabilità, senza troppo piangere dopo.
La guerra in Afghanistan è stata una stronzata pazzesca, se l’obiettivo era pescare il vecchio Osama credo bastasse lasciare carta bianca alla CIA e chiedere l’aiuto, sottobanco, del Mossad, cazzo c’entravano gli afgani poi?
Non parliamo dell’Iraq che è una vergogna palese agli occhi di chiunque.
2)Il consenso un politico se lo deve costruire con i fatti in patria, non con le esecuzioni all’estero.
Non ti rendi conto che anche tu stai adottando la logica de “il fine giustifica i mezzi”?
La giustizia non si svende per i voti alle elezioni, non esiste proprio.
Se il popolo americano è così idiota da rivotare un Bush, o un Cheney, o peggio aqncora una Palin alle prossime elezioni, bhè, vuol dire che se lo merita quello che poi succede!!
Ma scherziamo?!?!
3)Come ti dicevo nei post precedenti, cerca i discorsi e le interviste vecchie di Bin Laden. Le fonti le trovi sul libro “perchè ci odiano”, libro di cui è necessaria una lettura approfondita da parte di tutti secondo me.
Prima di propagandare la Jihad, chiedeva interesse e giustizia per la Palestina, chiedeva di controllare la propria economia ed il proprio stile di vita affinchè non fossero causa di sofferenza per altri.
Era una figura interessante e complessa, non può essere sintetizzata unicamente in riferimento al nostro sentire.
Poi, scusa un momento, ma se c’è dell’odio non vale forse la pena di soffermarsi ad analizzare le sue ragioni?
L’odio, la rabbia, saranno anche sentimenti da condannare (ma forse nemmeno sempre), ma siamo sicuri che tale censura a volte non sia una grande paraculata di chi tiene il coltello dalla parte del manico e non vuole proprio cambiare atteggiamento perchè convinto di essere nel giusto e, soprattutto, perchè è cmq convinto di essere il più forte?
Cioè…se tu mi affami, se sostieni golpe militari, se armi gente contro governi eletti (è il caso di Saddam e di buona parte del sudamerica) e questa gente mi stermina la famiglia, se le tue imprese ne fanno di cotte e di crude e tu non levi una voce schermandoti dietro al “libero mercato”, che è libero e conveniente solo per te…bhè, siamo davvero sicuri che se ti odio sono io nel torto??
Se non presti orecchio alle mie ragioni, o peggio, ci presti orecchio per far bella figura e poi sotto sotto non fai nulla di concreto perchè di me non te ne frega un cazzo, anzi ti fa comodo che resti debole ed affamato così mi puoi spremere…se ti faccio saltare il culo per aria all’improvviso…davvero sono sempre e comunque solo io nel torto?
4)Guarda, io in mezzo alla gente ci lavoro quotidianamente e sento il loro ragionare a briglie sciolte.
E’ vero, c’è chi saprebbe mettersi d’accordo, ma ci saranno sempre quelli, e temo che saranno sempre la maggioranza, che farebbero prevalere la propria forza o astuzia per ottenere ciò che vogliono.
L’uomo è anche homini lupus.
Serena, se ce ne freghiamo che un comparto della nostra economia produca armi che possono nuocere a degli innocenti, anche a conflitto terminato..bhè, forse la granata non ce la meritiamo, ma nemmeno ce ne possiamo lamentare troppo.
L’omissione è colpevole tanto quanto l’azione nel mio modo di vedere.
E’ vero, i mangiafuoco istigano e sobillano, ma la gente si lascia istigare e sobillare, o sbaglio? E se qualcuno raggiunge posizioni di vertice è perchè, almeno in democrazia, ha una base, no?
E questa base non ha un cervello? Dov’è il suo libero arbitrio?
E parlo soprattutto in riferimento ai numerosi esempi occidentali di predicatori di odio ed intolleranza, che nel resto del mondo le variabili di cui tenere conto sono probabilmente di più.
5)Lanciamoci nell’ardita impresa di definire cos’è un terrorista e cos’è il terrorismo, visto che nel corso della storia umana quest’etichetta è caduta addosso anche a nostri connazionali.
Ti va?
Cara Arthemysia, le tue risposte sono molto stimolanti e voglio rispondere con la dovuta attenzione: purtroppo oggi sono molto indaffarata per impegni che non posso rimandare, ma ti prometto che nei prossimi giorni torno sull’argomento. Nel frattempo aspetto, se tu hai tempo, la tua definizione di terrorista. GRAZIE!!!!
Tranquilla, riprendi pure quando vuoi e solo se ti va, nessun problema davvero.
Ebbene, non ce l’ho una vera e propria definizione di terrorista!
E’ tutto così complicato e sfumato che non riesco a prendere una posizione netta su tale questione se non schierandomi apertamente per un determinato punto di vista.
E non ce la faccio.
Sono per natura portata all’analisi delle cose, e quindi cerco sempre di considerarle da tutti i punti di vista che mi vengono in mente…con il risultato di perdere spesso la visione d’insieme!!
Ma magari, unendo tesi ed antitesi riusciamo a raggiungere una sintesi che sia, se non proprio vera, quantomeno soddisfacente!
A presto.
Io sono convinto che in presenza di un attentato che fa 3000 vittime civili ci sia poco da ragionare sulle motivazione degli attentatori, perché comunque quei 3000 civili, liberi, democratici e innocenti non avevano nulla a che fare con la Palestina, l’Irak e il Vietnam.
Io vedo solo: da una parte 3000 persone come noi (ecco forse un paio di AD di multinazionale c’erano anche, ma mi piace pensare di no) e dall’altra un manipolo di fanatici assassini.
All’indomani dell’attentato non mi sarei chiesto come modificare la mia politica estera per placare le ire degli assassini, ma avrei ordinato agli ottimi artigiani della Valtrompia un trilione di granate da lanciare sulla testa di quelli che hanno fatto l’attentato, di quelli che li proteggono e, perché no, se ne avanzava qualcuna, anche sulla testa di quelli che, nelle piazze arabe, festeggiavano la morte dei mie fratelli.
Avrei aperto la guida telefonica alla voce “stati che proteggono i terroristi di merda” alla lettera “A” avrei trovato “Afghanistan”.
Bene, si parte.
E la guerra in Afghanistan non poteva essere realizzata con la CIA e il Mossad, perché l’Afghanistan era controllato dai talebani, che davano protezione e campi di addestramento per Osama e compagnia. Erano quelli che avevano distrutto i Buddha di Bamiyan perché simboli idolatri. Tu pensa cosa potrebbero fare (o cosa faranno se continueremo a lasciarli entrare in Italia) alle nostre belle chiese.
Poi ci possono essere tutte le ragioni del mondo per criticare l’imperialismo americano, ma resta il fatto che l’andare a stanare tutti i fiancheggiatori del terrorismo internazionale è una necessità oltre che un atto di giustizia per le vittime delle stragi.
E anche il discorso sulla pena di morte non è pertinente. Un conto è un processo che si conclude con la pena. Un altro conto è un’azione di guerra.
Il processo si svolge all’interno di uno stato forte e democratico che ha la possibilità e il dovere di far osservare la sua legge. L’azione di guerra si svolge in un contesto diverso. Fuori dai confini, dove la tua legge non vale nulla e dove la decisione è presa a monte per arrivare ad un obbiettivo più grande, che è la lotta al terrorismo globale e la sicurezza internazionale. Queste battaglie non si possono fare nelle aule di un tribunale, si fanno con riunioni governative, dove si elaborano gli indirizzi politici per la sicurezza e che vengono poi finalizzati militarmente.
Patologia: terrorismo; obbiettivo: sicurezza; scelta politica: azione militare.
Alzare il ditino per protestare sul metodo è, questo sì, un po’ ipocrita. A meno che non si voglia rinunciare alla sicurezza.
Infine ammetto di non aver letto i sermoni islamici che espongono il punto di vista dei carnefici. Però non credo alla favola secondo la quale loro ci odierebbero per via della questione palestinese (quattro pastori sempre in lotta tra loro) e Israele e l’imperialismo americano. Queste sono giustificazioni “alla occidentale” create per quelli di noi che non vogliono riconoscere che questi assassini ci odiano perché non siamo mussulmani. E siccome io non ho intenzione di convertirmi all’islam, penso che questa gente debba essere tenuta alla larga e, in determinati casi, pettinata a suon di granate, prima che imbracciando l’artiglieria non ci ricambino la cortesia.
Vico
E invece c’è sempre da ragionare sulle motivazioni. Sempre.
Nessun civile di nessuno stato è colpevole, eppure per civili di altre nazioni non ci scaldiamo così tanto, mi pare.
Quantomeno a livello mediatico.
Ok che gli States sono (erano) la prima poteza mondiale, ma questo significa che i loro morti hanno più peso di altri?
Per me ASSOLUTAMENTE NO.
Sai qual’è la cosa curiosa?
Che il tuo ragionamento unilaterale potrebbe essere benissimo quello dei terroristi. Provaci un attimo invertendo i protagonisti. Voilà, viengono fuori odio e violenza comunque. Non te ne accorgi?
La guerra all’Afghanistan è una stronzata ipocrita pazzesca.
Bin Laden e Talebani sono una creatura degli USA, o ci siamo dimenticati tutti chi li addestrò e finanziò per combattere contro i sovietici?,erano stati ricevuti dal governo americano in qualità di rappresentanti di uno Stato estero solo pochi anni prima.
Nessuno se ne fregava nè delle donne, nè dei buddha nè di altro concernesse quella regione.
Altra cosa: all’epoca dell’attentato i Taliban dissero : “dateci prove tangibili che dietro a tutto questo c’è Bin Laden e noi vi aiuteremo a catturarlo (vedi anche Arundhati Roy “guerra è pace”)”, bene, prove non ne sono state fornite, ma lo stato afgano è stato cmq attaccato, provocando la morte di un sacco di civili che in tutto questo non c’entravano nè potevano nulla.
Molti più di quelli del WTC.
Come molti di più sono stati gli Iraqeni morti non solo a causa dell’embargo, della repressione di Saddam (altra creatura made in USA) e in ultimo a causa di una guerra scatenata in base ad un cumulo di menzogne vergognose per uno stato che si definisce “il faro della democrazia nel mondo”.
Sai cos’è successo con queste guerre, ed in particolar modo con quella all’Iraq che non c’entrava proprio un cazzo?
Che il terrorismo islamico si è moltiplicato e scatenato!!!
Anche se pare sfuggirti il fatto che le maggiori vittime di tale terrorismo siano gli sciiti e non gli occidentali.
Che mi dici a proposito dell’andare a stanare i colpevoli occidentali di disastri politici, economici ed ambientali in altri paesi?
Citando nuovamente il libro della Roy, il responsabile del disastro di Bophal è accertato, le prove ci sono eccome, ma gli Usa si rifiutano di consegnarlo affinchè sia sottoposto a processo (processo, non tortura, capito??)
Che si fa in questi casi? Qual’è la tua idea di giustizia?
Certo che il discorso sulla pena di morte non è pertinente.
Gli USA, come quell’altro simpaticone di Israele, non aderiscono al tribunale internazionale.
E certo che è comodo usare lo “stato di guerra” ed il termine “terroriat”, questo permette di bypassare tante convenzioni internazionali sui diritti dell’uomo
Patologie: imperialismo economico, intromissione negli affari interni di altri stati con finanziamento di dittatori, sceicchi, giunte militari repressive e compiacenti
Soluzione: dato che non ho un esercito pari al tuo e quindi non posso muoverti guerra, ti faccio saltare per aria qualcosa o qualcuno ogni tanto, così magari, se non ti svegli tu, si sveglia il tuo popolo che magari inizia a considerarmi, dato che non gli faccio più dormire sonni tranquilli.
Questo potrebbe essere il ragionamento della controparte, secondo te si risolverebbe davvero qualcosa?
Spero solo in Obama, che la sua mano tesa sia vera e non sia invece un ennesimo spot pubblicitario.
Spero che il suo senso di giustizia riesca ad attualizzarsi, che il discorso del Cairo non restino solo delle belle parole, questo spero, perchè secondo me l’unica cosa che davvero può portare alla pace è la Giustizia.
Ma non la nostra personale idea di giustizia, ma la giustizia in quanto libertà ed equità per tutti.
Guarda che ci odiavano anche prima, solo che prima che cadesse il muro invece della religione c’era l’ideologia politica.
Non cambia molto secondo me: ogni ideologia ha lo stesso pericoloso potenziale totalizzante.
E non credere che siano tutti pecorai, perchè non è così, questa è la nostra presuntuosa visione di loro.
Presuntuosa e pericolosa, perchè ci induce a sottovalutarli, non ascoltarli e comunque a pensare di essere sempre i più forti e sempre nel giusto.
L’ultima parte non la commento, mi sa un po’ di delirio leghista e non mi interessa. Ti faccio solo notare che anche loro potrebbero non voler essere invasi dal nostro mercato, come non vollero sicuramente essere invasi dai pacifici cristiani secoli addietro.
Saluti
Arthemysia, Bin Laden non è una creatura degli USA.
Era il 1979. Bin Laden abbandonava l’università dai fratelli mussulmani per andare a combattere gli infedeli (sovietici) in Afghanistan.
Un ventiduenne lasciava casa (l’Arabia) e andava in uno stato lontano in cui si parla una lingua diversa dalla sua, solo per difendere persone della sua stessa religione. Non ci andò perché aveva in simpatia Jimmy Carter. Partì per una guerra di religione.
Queste cose in occidente si facevano qualche secolo fa.
Voglio poi contestare la teoria delle parti interscambiabili. Non puoi mettere sullo stesso piano situazioni che sullo stesso piano non possono stare.
Non cambio la democrazia che fa scelte sbagliate con la dittatura. Non cambio uno stato laico un po’ ruffiano con la teocrazia. Non cambio il terzo millennio con il medioevo. Non cambio le stragi nei mercati con la mancata persecuzione dei responsabili del disastro del Cermis (o di Bophal che conosco solo adesso grazie al tuo intervento).
Io, l’ho già detto, non voglio giustificare scelte errate della politica occidentale, né le storture della giustizia. Ma è innegabile che questi paesi medioevali sono una minaccia per l’occidente e che per arginare la minaccia non servono le belle parole che ci hanno insegnato all’oratorio. Servono i servizi segreti, servono le Guantanamo (se ne sta accorgendo anche Obama), servono i dittatori “amici”, servono i militari, servono le incursioni con i relativi effetti collaterali: le vittime civili. Perché se per loro le vittime civili sono l’obbiettivo, per noi occidentali no.
La nostra minaccia per loro è il nostro mercato? Disgrazia fermet lè!
La verità è che hanno paura non del nostro mercato, ma della nostra libertà. Perché dalla libertà nasce la democrazia e questa gente non ne vuole sentire parlare.
Altro che ribattere, tra Arthemysia e Vico per adesso me ne resto seduta in poltrona e mi godo lo scontro fra Titani…!! 🙂
Bin Laden e Saddam, come molti altri dittatori durante la guerra fredda, hanno ricevuto finanziamenti, armi ed addestramento dagli USA. Lo neghiamo?
Come fai a servirti tranquillamente di certa gente finchè combatte il tuo nemico e poi dormire sonni tranquilli?
Cos’è, nutri la tigre sperando che non ti sbrani? Bhè, cazzi tuoi se non và come avevi previsto.
Nel tuo intervento precedente non parlavi di democrazia e teocrazia, rileggi bene il passaggio a cui alludo (e che peraltro ripeti nuovamente nell’ultimo post): tu parlavi di cosa secondo te è necessario per fermare queste persone e la loro ideologia: armi, servizi segreti ecc
Ebbene, ti dicevo, prova a metterti dal punto di vista del terrorista: cosa serve per fermarti? Armi, kamikaze, una specie di rete di intelligence.
Voilà, la stessa cosa.
Non se ne esce così, se non a costo di gravi perdite ed immani sofferenze.
Tu puoi anche sfoderare la migliore artiglieria del mondo, ma ricorda bene che finora il kamikaze si è dimostrata l’unica vera “arma intelligente”al mondo, senza poi contare il peso psicologico che ha e le conseguenze politiche a cui può portare.
Che fai? Metti telecamere ovunque? Attacchi ogni stato in cui questa gente si muove?
Che fine farebbe la democrazia?
Stato ruffiano? Ruffiano?? uno stato che finanzia giunte militari repressive tu me lo chiami ruffiano????
Cazzarola come sei benevolo, io lo chiamo come minimo terrorista (dillo alle madri cilene che gli USA sono stati ruffiani con Pinochet, minimo ti cavano gli occhi).
Democrazia che fa scelte sbagliate? Qui non si parla di umani errori di valutazione, si parla di ragionatissima sete di ricchezza non prendiamoci per i fondelli dai.
E comunque nel mio post precedente non parlavo di preferire una cosa all’altra, ma solo di non applicare la giustizia a due pesi, due misure, perchè giustizia non è di certo, e se così spacciata come minimo genera sete di vendetta.
Sull’ultima parte non ho nulla da dire, mi trovo in completo disaccordo. Solo mi chiedo perchè tu ti senti in diritto di citare mezzi quali armi, torture e vittime civili (effetti collaterali???) per difendere i tuoi fini occidentali e ti definisci democratico e moderno, mentre un non occidentale che pensa di aver diritto all’uso degli stessi mezzi da te citati per difendere i suoi fini è solo e gioco forza un troglodita medievale.