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Posts Tagged ‘Livia Turco’


Eccovi di seguito il testo integrale della mia email del 1° febbraio a Mario Staderini, Segretario dei Radicali Italiani, spedita visto che il mio breve messaggio su filodiretto non ha ottenuto risposta. Da un lato sarei proprio contenta se proprio il “mio” partito accogliesse la proposta o, perlomeno, mi rispondesse, visto che gli altri non mi si sono minimamente filata. Dall’altro rimarrei un po’ delusa dai “nuovi” politici di oggi, che continuerebbero a lasciar combattere le battaglie più fastidiose agli unici veri Rompipalle (nel senso assolutamente più alto del termine, proprio come me ;-)) della storia della Repubblica Italiana.

Operazione Trasparenza, leggi QUI tutti i post relativi a questa iniziativa.

Gentile Segretario,

Le scrivo riguardo ad una proposta che ho lanciato sul mio blog qualche tempo fa: ho deciso di contattare alcuni rappresentanti politici per presentare una mia idea. Troverei importante, in questo periodo di minima fiducia nei nostri governanti, che un partito si facesse carico di pubblicare online le votazioni che avvengono in parlamento, documentandole con l’indicazione della legge od emendamento votati, nomi e cognomi di chi ha votato sì, chi no, chi si è astenuto, chi era assente. Essendo l’Italia una democrazia, se questo concetto è ancora reale, noi dovremmo poter consultare un tale archivio, dovremmo poter seguire i nostri eletti, coloro che ci rappresentano, che abbiamo sostenuto col nostro voto. I Radicalisono da sempre, attraverso Radio Radicale ed altro, una voce a sostegno della trasparenza, ma credo che oggi ci voglia un passo in più. L’idea mi è venuta quando è stata bocciata la proposta dell’Onorevole Rutelli a favore di un prelievo di 20 milioni di euro dal fondo per il risarcimento delle spese elettorali dei partiti (se tale ci tocca chiamarlo) che sarebbero serviti per stabilizzare i contratti dei ricercatori precari dell’Università. I nomi di chi ha votato contro o si è astenuto sono stati sorprendenti e raccapriccianti. Stamattina ascoltavo Livia Turco parlare della cultura berlusconiana dalla quale lei ed il suo partito sono (sarebbero) lontanissimi. Eppure l’Onorevole Turco, tra altri, ha votato a sfavore, l’Onorevole D’Alema si è astenuto, etc. Avrei voluto tanto crederle, ma oramai non mi fido più: non basta ascoltare ciò che un Deputato DICE, è quantomai importante seguire quello che FA. Se le interessa seguire il discorso da me proposto, può trovare i 5 post qui: https://scrivoxvizio.wordpress.com/category/operazione-trasparenza/, il primo della pagina è il più recente e via di seguito. L’ho già contattata sul suo blog, ma immagino riceviate numerosissimi messaggi ed il mio non è stato pubblicato questa volta – ho quindi optato per il suo indirizzo email. Ho già contattato anche Niki Vendola e Matteo Renzi, contando sulla loro attenzione alla comunicazione online, ma senza alcun riscontro. Spero di ricevere una risposta dal segretario del partito che ho sempre votato, comunicare la vostra risposta ai miei lettori mi renderebbe immensamente orgogliosa.
La ringrazio per la gentile attenzione e la saluto cordialmente,
Io 🙂
Dalla prossima comunicazione cambio tono, forse se m’inc*** una qualche reazione la provoco, x ora solo Il Deserto dei Tartari…
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Loro, ragazzi di oggi


“Vi sorprenderemo” hanno detto gli studenti. Ed io spero proprio che sarà cosí, aspetto di godermi i flash mob di una protesta pacifica e creativa. Mi spiace non poter partecipare, ammetto! Già, spero che la protesta oggi si eleverà, non solo rispetto al 14 dicembre ed alle violenze che oggi vanno evitate, ma anche rispetto a tutti i vecchi cortei di studenti che ricordo e che conosciamo. Ho voglia di vedere i ragazzi di oggi – il nostro futuro, che sarà banale, ma é inevitabile – mandare il messaggio che ci possiamo fidare di loro, che non li abbiamo efficacemente rincretiniti negli ultimi 15 anni, loro non si sono lasciati annientare, sono riusciti a tenere viva la cultura giovanile, la curiosità, lo spirito ribelle ed innovatore. Perché se é desolante sentire Livia Turco parlare di politica svilita, lo é di più ricordarsi che anche lei ha votato contro la legge per il finanziamento alla stabilizzazione dei precari. Io ho quasi 40 anni e chi ne ha più di me e si occupa di governare (all’opposizione o meno) il paese oggi mi intristisce, se non dispera. Chi ne ha meno di me lo conosco poco – da quel che ho potuto vedere io speranza ce n’é, ma basta? Basta che i giovani di oggi non siano peggio di noi? Io spero che siano meglio, non sono ancora pronta a passare il testimone, ma credo ci sia bisogno di lasciarsi contagiare, ispirare, energizzare da chi é meno disincantato di noi. Se il livellamento culturale nel quale sono cresciuti non li ha resi sterili, vuol dire che sono resilienti e che hanno molto da offrirci, per collaborare ad un paese nuovo, dentro e fuori la politica. Un paese più sveglio, più moderno, più giovane. Vorrei raccogliere qualche video di momenti significativi della protesta studentesca durante la giornata e postarlo, ma ho un po’ da fare, spero di riuscirci. Spero che le forze dell’ordine e la preparazione degli studenti stessi in questi giorni riesca ad evitare le violenze, che tutto vanificano e poco significano, se non impotenza. Ci vuole cooperazione, nel paese nessuno é contrapposto a nessuno – il 13 dicembre erano el forze dell’ordine stesse a protestare davanti al Parlamento, per tagli e gestioni che non permettono loro l’adeguato svolgimento del loro lavoro.  Dobbiamo fare e non disfare, dobbiamo poterci esprimere, dobbiamo ascoltarci. Io oggi mi sintonizzo e poi vi dico. E voi?

PS: il Vocabolario delle Vertità relative ha due nuove voci: arte e figli; inoltre ho deciso di mettere il nome dell’autore accanto alle citazioni famose.

PPS: ho appena visto i servizi del TGLa7: vedere signore canute che dalle finestre dei quartieri più popolari di Roma mandano baci al corteo, vedere il cordone di sicurezza di palloncini colorati ed automobilisti bloccati nel traffico fare il tifo per gli studenti… mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Trovo sia stata una protesta intelligente, che ha teso la mano anche al mondo del lavoro. Peccato Palermo, ma vorrei che ai criminali seduti in Parlamento fosse data la stessa attenzione che si dà, giustamente, a chi usa la protesta come pretesto per sfogarsi violentemente. Che dire, mi sento un po’ meno sola, grazie ragazzi!

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