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Posts Tagged ‘Sky’


Latitante ormai da decenni, a tal punto che ormai ci eravamo abituati alla sua assenza come se fosse la normalità, ieri sera si è rifatta viva la politica. Sul servizio pubblico (Rai) non se n’è accorto nessuno, pare che, a meno di sedersi sui divanetti bianchi di Porta a Porta, un politico non esista. La7 e SkyTG24 hanno trasmesso in diretta la presentazione della manovra, da parte di questo Presidente del Consiglio, che è più nuovo di quel che sembra. Mario Monti si è seduto di fronte ad una platea di giornalisti ed ha presentato il frutto del proprio lavoro con la nuova squadra governativa. La Ministra Fornero addirittura ha versato qualche lacrima. Ora, io non sono nessuno per dire se la manovra sia più o meno giusta, non essendo un economista nè un’addetta ai lavori, ma diciamo che non sono rimasta scandalizzata da nessuna scelta palesemente irragionevole, populista o ad personam. E questo è già un gran passo avanti! Diciamo che, soprattutto, sono entusiasta di un governo che ci mette la faccia, che risponde alle domande dei giornalisti, che prova anche a spiegare le cose in parole semplici e garbate. Un governo che non è scevro di umanità e di senso dell’umorismo, ma che fa una cosa semplice: sceglie innanzitutto la serietà, perchè il lavoro che deve compiere (come quello di un qualsiasi governo, non solo di uno tecnico in un momento di grave crisi) è serio. L’umanità sta nel lavoro fatto per raggiungere questo risultato, nell’impegno, nella fatica e nella stanchezza, nella scelta del vocabolario da usare, che non è nè politichese, nè quello che si usa su volantini chiassosi ed invadenti. L’attesa continua: aspetto di vedere applicate le misure che l’urgenza di questa manovra non ha ancora permesso, voglio vedere tagli molto più consistenti ai privilegi, mi aspetto che l’economia verde rientri nel rilancio del paese, mi aspetto ancora molto e spero di poter assistere alla realizzazione di un’Italia instradata verso la modernità. Intanto, però, permettetemi di sentirmi confortata da persone che per noi lavorano ed a noi rendono conto. Forse anche in Rai prima o poi si renderanno conto di cosa voglia dire servizio pubblico, ma temo sarà un punto d’arrivo, piuttosto che una tappa sul percorso dell’esempio e della professionalità.

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Mi è sempre apparso bizzarro che lo strapotere mediatico berlusconiano in Italia fosse contrastato, come unico altro grande gruppo editoriale, da Rupert Murdoch, proprietario di Sky attraverso la News Corp. – basta infatti cliccare sul suo nome per capire a che punto, mediaticamente, Murdoch sia il Berlusconi MONDIALE: TV, giornali, internet, non c’è piattaforma nella quale lui non si collochi e domini il mercato – le similitudini includono anche la generale qualità (se così si può chiamarla) dei canali di Murdoch, molto vicina ai gusti di Mediaset (e ve lo dice una che di TV ne guarda e ne ha guardata in tutti i paesi del mondo, US inclusi). Mr B gli fa un baffo a Rupert… che però ha avuto l’intelligenza, la decenza, fate voi, di non lanciarsi in politica. Insomma: mentre nel resto del mondo si cerca di contrastare e si critica la massiccia presenza della sua voce in tutto il mondo dei media, da noi Sky è passata per tanto tempo come l’unica osasi di libertà in TV. Un’anomalia nell’anomalia.

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Ebbene, ieri le carte si sono scoperte e la storia risulta ben diversa. Sky Italia ha infatti annunciato che non rinnoverà il contratto a Current TV (canale 130), braccio italiano del canale fondato da Al Gore (ex Vice Presidente degli Stati Uniti con Bill Clinton, vincitore nello stesso anno dell’Oscar per il documentario “Una scomoda verità” e del Nobel per la Pace, per l’organizzazione del Pannello Intergovernativo sul Cambiamento del Clima, uno con poche credenziali a suo favore insomma…): se la decisione verrà mantenuta, già da luglio il canale non sarà più visibile. Current è un canale di informazione indipendente, che trasmette documentari e programmi d’inchiesta giornalistica, voci scomode, sia autorevoli e riconosciute che più comuni: infatti è ad oggi l’unico canale a trasmettere contenuti creati dagli utenti – già questo è una rivoluzione di per sè, un passo avanti nella comunicazione tradizionale, che non ha precedenti e che apre tutta una serie di prospettive di sviluppo nel campo della comunicazione. Ora, Sky dice che Current ha chiesto il doppio dei diritti, pur avendo un’audience in calo, Current dice ovviamente il contrario parlando di share che continua a crescere molto più di qualsiasi altro canale nello stesso periodo. Fattostà che ieri Al Gore è venuto in Italia per iniziare una campagna a favore del rinnovo del contratto tra Current TV e Sky, ha parlato ad una quindicina di blogger (perchè non io?!?) ed in serata ha partecipato ad Annozero. Gore ci ha messo la faccia ed ha detto che la decisione di Sky è una ripicca di Murdoch per aver assunto Keith Olbermann (definito in Italia il Santoro statunitense), di più, siccome Sky punterebbe alla piattaforma del digitale terrestre, Murdoch starebbe facendo un piacere al governo per ottenere il proprio scopo. Gore ha anche detto di avere in precedenza ricevuto pressioni da persone all’interno del governo per cancellare la trasmissione Passaparola, di Marco Travaglio, che trasmette da qualche mese proprio su Current TV. Sia quel che sia, mi unisco alla campagna per mantenere Current TV su Sky, sia in quanto rara voce indipendente sui teleschermi italiani, sia per il valore aggiunto del coinvolgimento degli utenti e di giornalisti “minori” nella creazione del contenuto video. Secondo me se la questione fosse davvero l’audience, vorrei veder sparire dal mio bouquet canali come: Lady Channel(135), Easy Baby (137), Nuvolari (144), Wedding TV(426), Yacht & Sail (430), … Fatevi un giro e sappiatemi dire!!! A me basta pensare a che mondo avremmo oggi se (se non fosse per quel controverso metodo elettivo americano, che si basa sui “Grandi elettori”) gli Stati Uniti avessere avuto come presidente un Al Gore invece di un George W. Bush Jr.! Visitate il sito di Current TV Italia e passate parola, in tutti i sensi…



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Ultimamente mi piacciono un po’ di cose nuove, più o meno frivole…

Appuntamento al Buio: programma televisivo americano, non solo per la provenienza, ma proprio americano nella sua essenza, anche se nato nella partia dei reality show, l’Olanda. Tre uomini e tre donne soggiornano un paio di giorni nella stessa casa, ma in zone completamente separate, potranno incontrarsi solamente in una stanza compleatamente buia. Il programma/esperimento vuole provare a creare coppie, basandosi solo sulle affinità di carattere, prescindendo dall’immagine fisica. Ogni volta ci sono scambi di qualche informazione personale (la maglietta indossata, la valigia, quello che gli amici dicono del partecipante, etc.), e dopo qualche appuntamento nato dalle prime simpatie il presentatore comunica quali sarebbero secondo “gli psicologi” le coppie più compatibili. I partecipanti continuano ad incontrarsi al buio, mentre le telecamere ad infrarossi ci mostrano ciò che essi stessi non possono vedere.

Gli appuntamenti sono molto buffi, spesso i candidati si lasciano andare ad una forma di comunicazione piuttosto intima – probabilmente senza la possibilità di mostrare il meglio di sè, l’essenza prende più velocemente il sopravvento e le coppie si formano con sentimenti piuttosto intensi, vista la situazione particolare. Poco prima di uscire hanno la possibilità di vedersi per qualche secondo, per poi decidere se vorranno continuare la relazione anche fuori dalla casa. A questo punto può succedere di tutto: le certezze crollano, uno piace all’altra, ma a lui non piace lei, quello che si sente un figone risulta poco attraente al partner (ed è buffo vedere quanto i nostri gusti possano totalmente divergere da quelli dei partecipanti!), le immagini costruite mentalmente non corrispondono, deludendo o invece intrigando… Insomma, è un programma leggero e divertente, ma anche curioso e interessante. Sky1 (109) lun-ven. 14h10, replica alle 19h20; Sky1+1 (110), un’ora più tardi.

3 minuti, 1 parola: video rubrica settimanale di Beppe Severgnini, su video.corriere.it (un episodio nuovo ogni lunedì, tutti consultabili nell’archivio). Mi piace l’idea di identificare la parola della settimana in base agli avvenimenti nazionali, all’uso ed abuso che ne fanno la gente ed i media. Severgnini identifica la parola nel suo significato reale e poi dà esempi di come viene applicata oggi, nel divenire di una lingua, che passa anche per svarioni glorificati dalla popolarità. Non sempre Severgnini mi trova d’accordo, anche se i suoi punti di vista mi propongono un’interpretazione diversa dalla mia, ed è proprio questo il bello. Ma quello che davvero mi piace moltissimo è la grafica della rubrica!

Severgnini in video viene cartoonizzato dalla mano di Francesco Angeli, che ci regala un Severgnini immerso nelle situazioni più diverse, a seconda dell’andamento del racconto. Questa collaborazione parola-video-attualità-cartoon è secondo me assolutamente riuscita e produce brevi spezzoni assolutamente piacevoli ed originali. Lo consiglio caldamente a tutti, non come il programma precedente che è chiaramente più indicato a perditempo telediopendenti come la sottoscritta 😉

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L’altra sera, scomodmente, ma amorevolmente, condividendo il divano col maritino i siamo visti un film ed un telefilm.

Il film: Hachiko – con Richard Gere, che a mio parere più invecchia, più é un bel vedere. E’ una storia di amore e di fedeltà tra un cane ed il suo padrone. Se ve la racconto, ma forse la sapete già, potete anche fare a meno di guardare il film, perché a parte la storia toccante di per sé, il film non aggiunge nulla: è pulito, ben fatto, ben recitato, ma niente di sconvolgente. Sí il cane, che bello, che bravo, ma io che mi aspettavo di versare fiumi di lacrime sono rimasta un po’ cosí. Non ha pianto neppure mio marito, che pure una volta pianse davanti ad una puntata dei Simpson e finamai una pubblicità :-). Stavolta solo una flebile lacrimuccia, ma forse più perché la dovevamo proprio versare prima o poi x non sentirci dei senza cuore. Joan Allen é molto brava, ma il tutto mi é sembrato molto bello, molto preciso, molto… fastidioso!! Gere é un professore di una certa età molto bello e molto bravo, il suo lavoro in teatro come musicista é molto stimolante, lui e sua moglie si amano ancora  molto dopo molti anni di matrimonio e se lo dimostrano molto, lei é una restauratrice molto brava, con una lavoro che é una sfida molto bella, vivono in una casa molto elegante, molto bianca, ed hanno una figlia molto bella e brava, un genero molto simpatico nella sua goffaggine, che ama molto la figlia – una vita molto invidiabile e molto… cinematografica! Per non parlare dei personaggi minori del film, un cliché dopo l’altro (il vecchio e gentile venditore di hot-dog extracomunitario, la dolce e gentile signora nera di mezza età, l’impiegato ferroviario apparentemente distaccato, Jason Alexander, il George Costanza di Jerry Seinfeld). La cosa disturba, o perlomeno ha disturbato me, nel senso che tutto era talmente perfetto da sembrare finto, come appunto é. Un film dovrebbe trasportarti nel suo mondo, specialmente uno ispirato ad una storia vera ed il cui obiettivo è commuoverti, farti sentire come vere emozioni bene o male provocate artificialmente. Non posso dire che sia un film brutto o fatto male, ma il risultato è stato deludente. Ho cercato su Sky ed il fim non é più in programmazione, ma magari lo trovate su qualche altro canale del Digitale Terrestre, se vi funziona :-)!

Il telefilm invece é stato una rivelazione! Prima puntata di Misfits, realizzazione Inglese (E4): mi raccomando, stasera la prima puntata va in replica alle 23h35 su Fox (111), o più tardi su Fox+1 o +2. Noi ci siamo persi l’inizio e lo guarderemo volentieri, perché sospettiamo che questa serie diventerà presto uno dei nostri appuntamenti televisivi preferiti! Il titolo richiama l’ultimo film della Monroe (Gli Spostati), ed infatti i protagonisti sono un gruppetto di giovani delinquentelli di una generica città britannica, obbligati al “community sevice”, una sorta di servizio civile da “scontare” a causa dei loro reati minori – durante una tempesta elettrica acquisiscono super-poteri, ma non se ne accorgono subito. Non pensate assolutamente a quello che potrebbe essere un telefilm americano sull’argomento: gli Inglesi non si smentono e sanno dare un’interpretazione ironica ed inaspettata ad un presupposto apparentemente tanto scontato – dimenticate il politicamente corretto o il fumettone. I ragazzi sono essenzialmente degli sfigati, chi più, chi meno, che si ritrovano a vivere una situazione eccezionale – ed eccezionali sono la drammaturgia, i dialoghi, gli attori!

Saró anche senza cuore, ma per me vincono gli sfigati, a mani basse proprio!

PS: Visto che le pagine de Il Bollettino delle Buone Notizie sono un po’ defilate, vi invito a leggere la più recente, con un paio di buone notizie a cavallo tra il 2010 ed il 2011.

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