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Archive for the ‘Libri’ Category


Dopo tanto tempo rispolvero il blog. Lo faccio perchè voglio trasmettervi la mia recensione di un libro appena terminato, un libro importante, per il tema che tratta e per le parole con le quali è stato scritto – spero che le mie ne siano all’altezza, perchè vorrei che ognuno di voi lo cercasse in Internet e l’acquistasse – anzi, vi facilito la cosa: lo trovate QUI su Amazon.it. Faccio spudorata pubblicità. E’ un libro che dovremmo leggere tutti, ma non dovrebbe esimersi soprattutto chi, come genitore, parente, educatore, ha a che fare con i bambini. Il libro è scritto da Alessandro Chiarelli e s’intitola “Disonora il padre e la madre”, è un romanzo, il cui argomento è la violenza sui bambini, LE violenze, mi vien da dire.

Screen Shot 2014-01-29 at 12.09.14 PM Alessandro è Coordinatore dell’Ufficio Minori della Questura di una cittadina italiana, conoscere questa realtà per noi tanto terribile quanto lontana, è il suo quotidiano lavoro – non è uno che scrive per vizio, tutt’altro. La prefazione è di Isabella Bossi Fedrigotti, che per me è una garanzia, non solo perchè la stimo come scrittrice e giornalista, ma perchè ho frequentato per molti anni il suo forum “Così è la vita” sul Corriere della Sera: è lì che ho incontrato “virtualmente” Alessandro, ormai più di 10 anni fa, ed ho cominciato ad apprezzare il suo pensiero e la sua scrittura. Il suo romanzo è uscito nel 2009, ma non ho voluto leggerlo – da madre pensavo di non potercela proprio fare… Recentemente ne ho ricevuta una copia direttamente dall’autore (e ancora grazie) e, per fortuna, sono riuscita a superare lo scoglio del timore, quel buco allo stomaco che ti viene se pensi a certe cose. Conoscevo il suo talento per la parola scritta, ma ero lontanissima dall’immaginarne la maestria… Innanzitutto la storia non è “vera”: Antonio, il protagonista, non esiste, non esistono la madre Rita ed il padre Carlo, nè gli altri personaggi del libro: nonni, zii, insegnanti, … I fatti di cui si parla non sono mai avvenuti, così come descritti. Eppure. Eppure, in virtù del lavoro dell’autore, questa è una storia “vera”, un po’ come romanzi, eppur veri, sono “Il cacciatore di Aquiloni” o “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini. Non sono la biografia di nessuno, ma a qualcuno, in qualche parte del tempo e del mondo, quelle cose sono successe e – soprattutto, quei pensieri, quelle emozioni, sensazioni, reazioni, sono VERE. A differenza dai libri sopracitati questo non è un libro “terribile”, da harakiri. Non è come “Il bambino col pigiama a righe”, non ti porta a volerlo chiudere, a voler evitare la riga e le pagine seguenti. Si parla di qualcosa di truce, assolutamente tremendo, ma le parole e la scrittura pulite e profonde di permettono di continuare a leggere senza sentire che ti stai sottoponendo ad una raffinata tortura cinese. Forse questo non è solo il modo in cui scrive sempre l’autore, vien da pensare che sia una scelta consapevole, perchè questo libro non susciti il rifiuto, perchè si riesca a leggerlo fino in fondo. Sia chiaro: nulla è risparmiato al lettore. Nulla è raccontato da dietro lenti rosate, nulla è lasciato all’immaginazione. Il narratore parla in prima persona al bambino protagonista, dandogli del tu – ho avuto la sensazione che il narratore fosse il bambino stesso, divenuto adulto, che parla al se stesso di allora, che si ricorda ogni momento di quel periodo dell’infanzia che l’ha inevitabilmente segnato a vita. A volte il narratore ci trasmette i pensieri più infantili, le associazioni di pensiero, la visione e la lettura che un bambino ha delle persone e dell’ambiente che gli stanno intorno: una visione realistica e nettissima in certi casi, di una semplicità e di una logica paradossalmente poetica, che da adulti troppo spesso perdiamo. In altri casi, però, questa visione non può che essere lacunosa, incompleta, ignorante di tutto ciò che, inevitabilmente, il bambino letteralmente ignora. Altre volte questa voce vorrebbe poter dare ad Antonio gli strumenti per capire di più, andare oltre, come un angelo custode, come chi grida nella notte, terrorizzato, ma la voce non gli esce e non arriva a nessuno. L’ignoranza più profonda, però, è evidentemente quella di gran parte del mondo adulto qui descritto: nel libro c’è l’ignoranza inconsapevole, quella colpevole, quella dell’affetto di persone buone, ma limitate, quella tracotante, quella che “Ma ti prenderei a calci in culo!!”, ti vien da pensare… Ci sono personaggi “normali” in una cittadina “normale”: ci sono arroganti e vili, professionisti e profittatori. C’è, come unica consolazione, la consapevolezza che queste parole e questa completa e sorprendente empatia siano quelle di qualcuno che davvero lavora in polizia, che queste cose le vede, le vive, le affronta con questa stessa sensibilità tutti i giorni. E speriamo che non ci accada, e non accada mai a nessuno che ci è vicino, nulla di così spaventevolmente spaventevole, ma, in caso, arrivarci armati della lettura di questo libro ed avere la fortuna di inbappare in forze dell’ordine con questa preparazione professionale ed umana, potrebbe farci sentire meno disarmati contro i Mostri. Questo libro è utile anche a chi non deve affrontare queste mostruosità, ma ha la fortuna di avere bambini nella propria vita. Se il Mostro fosse solo uno, forse, queste cose non succederebbero così spesso. Ecco, questo libro solleva un po’ quel velo della nostra personale ignoranza, aiutandoci a vedere i Mostri e i mostrini nelle loro mille, all’apparenza più o meno innocue, incarnazioni.

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Regala Libri: cosa ne dite voi?


L’anno scorso vi ho suggerito un po’ di libri che ho amato, per i vostri regali di Natale. Quest’anno vorrei sentire cosa ne dite voi e prendo spunto da una domanda della mia amica Catia, conosciuta grazie alle comuni amicizie in rete. Stamattina su facebook ho trovato questa sua domanda: Qual’è il libro che più avete amato quest’anno e quale quello che vi ha deluso? Ecco, giro la domanda a voi: io scriverò la mia risposta a fine giornata. Intanto vi lascio un indizio: di chi è questo sguardo intenso?

 

Se avrete tempo e voglia di raccontarci anche le motivazioni, oltre a darci titoli ed autori, ci aiuterete in una piccola guida fai-da-te (anzi-fai-da-noi), anche per capire chi dei nostri cari potrebbe apprezzare particolarmente il libro regalato. Sbizzarritevi!!

Ha vinto Martina: ha finalmente riconosciuto l’abbastanza inconfondibile Paul Auster!

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Su fb qualcuno (non dico chi per non farle fare bruttafigura su entrambe le piattaforme!) ha persino azzardato Marco Mengoni 😀 No, no, no, si parlava di libri e quello che forse ho più amato quest’anno, o comunque il primo che, a questa domanda, mi è venuto in mente, è proprio Invisible di Auster, autore che io amo in tutte le sue forme: da Leviathan a Mr. Vertigo, regalare un suo libro a chi ama leggere è sempre una scommessa vinta. La delusione? Philip Roth, Portnoy’s Complaint – per un primo Roth, mi aspettavo di più, ma passerò ad altri. Spero mi mandiate altri nomi e commenti!

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Sono convinta che alla maggior parte di noi manchi ancora qualche regaluccio da preparare sotto l’albero, quindi ho pensato di scrivere due parole sul qualche libro che io ho regalato volentieri e che é stato ricevuto (per quel che so) con altrettanto piacere.  Regalando un bel libro si regala un mondo intero di immagini, personaggi ed atmosfere, che restano a lungo, se non per sempre, dietro gli occhi di chi le ha lette. Si favorisce un incontro, a volte folgorante, spesso emozionante. Che bel regalo, no?

  • Il Profumo – di Patrick Suskind, 1985: é vero che probabilmente in molti l’hanno già letto, essendo questo un classico contemporaneo, eppure nella biblioteca di qualcuno ancora manca di sicuro. Il Profumo é la storia di Jean-Baptiste Grenouille, feccia Parigina nato, e subito abbandonato a se stesso, da feccia Parigina del 18° secolo. Io credo che Grenoulle sia uno dei personaggi meglio riusciti della letteratura odierna: brutto, sporco e cattivo, ma anche capace di suscitare empatia e di farci camminare al suo fianco, mentre il libro racconta la sua straordinaria vita e ne svela i particolari, dai più accattivanti ai più raccapriccianti. L’atmosfera di questa Francia, tra il buio ed il pomposo, i personaggi incontrati durante le mille avventure del protagonista, le descrizioni femminili, la peculiarità del soffermarsi sugli odori, di giocare con i profumi nella narrazione (a causa dell’eccezionale “naso” del nostro), rendono Il Profumo una lettura bellissima e struggente, classica appunto- ed unica nella sua visione, nelle immagini che crea e lascia nel lettore. Libro per tutti: tua sorella, tua moglie, tua mamma, tuo fratello, tuo marito, tuo papà – adulti ed appassionati di letteratura.
  • La Storia Infinita – Michael Ende, 1979: questo é un libro perfetto per pre-adolescenti. Nonostante oggi sia ricca la proposta di lettura per i ragazzi, a me fa sempre piacere pensare di regalare ad uno di loro questa storia in particolare, che viene da un periodo nel quale non si dedicava altrettanta attenzione a questo tipo di scrittura. E la bellezza di questo libro non é solo nella storia avventurosa e fantastica, all’altezza penso anche degli esigenti ragazzi di oggi, ma anche nella pulce che mette nelle loro orecchie riguardo alla lettura in sé, all’oggetto libro ed al suo potenziale – il tutto giocando tra livelli di realtà e fantasia che sono esplicitamente intrecciati e risucchiano letteralmente il lettore in un Mondo immaginario, proprio e solo per il fatto d’essere seduto col libro in mano. Libro per i tuoi figli, nipoti, cugini, figliastri, nipostastri, cuginastri.
  • L’isola di Arturo – Elsa Morante, Premio Strega 1957: altro libro adatto anche ai ragazzi (adolescenti stavolta), ma non solo. Gli anglofoni usano l’espressione “coming of age”, venire in età, per questo genere di storie che raccontano di ragazzi nel momento della crescita, del passaggio dall’infanzia all’età adulta, e questo libro rientra perfettamente nel genere. E’ un libro che regala ampi spazi e sentimenti forti, che si declina tra l’immensità del mare e l’ampiezza della natura, ed i sentimenti più intimi – il tutto nudo come la roccia, intenso come la macchia mediterranea e mitico come il sogno di un adolescente. Libro per chi, per età, nazionalità o lacuna, ancora non conosce il bel romanzo italiano – o per chi lo conosce, lo ama, ed ha giusto questo che gli manca.
  • Freakonomics – Stephen D. Levitt & Stephen J. Dubner, 2005 – Un economista spregiudicato esplora il lato nascosto di tutto. E’ un saggio su applicazioni inusuali di modelli e calcoli di solito riservati all’economia finanziaria, non a quella del quotidiano e dello sfizioso. Partendo dal principio che le leggi economiche possono dare una interessante chiave di lettura rivelatrice di curiosità o di meccanismi complessi ed importanti, Dubner accompagna i ragionamenti e gli studi di Levitt, rendendo la lettura assolutamente godibile e per nulla saggistica. Perché gli spacciatori vivono con le proprie madri? Cosa rende perfetto un genitore? Cos’hanno in comune gli insegnanti ed i lottatori di sumo? Questi sono alcuni degli argomenti trattati da questo sorprendente libro. Ma non si deve trarre la conclusione che siccome la lettura è divertente, il contenuto sia spoglio di fondamenta ragionevoli e di spunti seri, per una nuova interpretazione di ció che ci circonda e per svelare possibili ed anticonvenzionali approcci nel risolvere i problemi. Dopo la lettura per un periodo si tende ad utilizzare modelli e ragionamenti di riferimento, per l’analisi delle più svariate situazioni della nostra vita, ed é molto divertente anche quello! Libro x quel tuo amico che sa sempre tutto ed ha bisogno di un po’ d’ironia – e per te che hai voglia di argomenti  per le discussioni con lui!
  • Stella del Mare – Jospeh O’Connor, 2002: – Romanzo di uno scrittore contemporaneo Irlandese sull’eterno tema della Grande Carestia e dell’emigrazione in nave verso l’America. Storie e personaggi che s’intrecciano in flashbacks rivelatori, ambientati nella campagna Irlandese, tra popolani e nobiltà, animi nobili ed animi malati. Sulla nave le storie trovano compiutezza, nei giorni difficili, sporchi, paurosi, del viaggio. Una ricostruzione storica credibile, lettura facile ed appassionata, nonostante la serietà e dei temi e grazie all’intensità con la quale vengono raccontati. Libro per chi ama il romanzo storico di più nobile tradizione, più nero che rosa, gli intrecci, i personaggi coinvolgenti. Insomma: per chi ama leggere. Dello stesso autore segnalo anche Il Rappresentante, 1998, che peró ho l’impressione sia meno disponibile nelle nostre librerie. Altro romanzo importante, abitato da due personaggi contrapposti durante tutta la storia, ma che nella storia si scambiano posizioni e ruoli, rivelano il proprio animo, e la capacità dell’autore di leggere quello umano. Ambientazione moderna, storia di caccia e di uomini, mossi da sentimenti, passioni e malesseri. Mi piace forse ancor più del primo, meno epico e più intimo. Libro per tutti quelli a cui spiace chiudere l’ultima pagina di un buon libro.
  • La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, 2005 – é una bellissima e moderna storia d’amore (ma é riduttivo…) pronta per diventare un nuovo vero classico. Una prima opera sorprendente, una storia inaspettata, dettagliata, personaggi indimenticabili nella loro unicità, ma con i quali é assolutamente facile creare una connessione emotiva. Partendo dalla difficoltà di “coordinazione temporale”, si esplora sia la solitudine che la vita a due, nel suo trovarsi, cercarsi, scegliersi, ferirsi, sopportarsi, supportarsi, in mezzo a situazioni assurde, pericolose, destabilizzanti, buffe, dolorose, coinvolgenti. Libro da comprare per sé, donne e uomini.

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