Ieri pomeriggio ricevo una chiamata: il numero non è riconoscibile, ma la voce è familiare. “Serena, sono Totò, della Masseria del Tono!” – ma certo! Che piacere, quanti ricordi di un’estate che mi ha permesso di scoprire la Calabria e una barcata di Calabresi dei quali non ho più intenzione di liberarmi! Che vorrà Totò, contattarmi per uno sconto prenotazione precoce :-)? No, la questione è più importante: a Capo Vaticano, sulla Costa degli Dei (ed il nome non è fuorviante, vi assicuro), la Vodafone vuole installare – sul terreno del Sindaco! – un’antenna, anzi, due. Beh, ci può stare, sai, il progresso… poi uno si lamenta che non c’è segnale e nel sud è sempre la stessa cosa, dove sono i servizi… Invece NO! Non ci può stare proprio per niente: perchè l’antenna la vogliono piazzare a ridosso della Spiaggia del Tono, a 50m in linea d’aria dal bagnasciuga! E Totò giustamente dice: ma se questo posto continuiamo a massacrarlo, segnale o non segnale, poi i turisti non vengono più! La natura ancora è splendida qui, la maggior parte degli alberghi e villaggi sono anche fatti con un certo criterio, sicuramente alcuni più di altri, ma le foto che pubblico vi danno un’idea di quanta bellezza ci sia ancora da godere e da proteggere. C’è anche tanto da risanare e per richiamare i turisti è più efficace una riorganizzazione della raccolta rifiuti, piuttosto che un’antennazza brutta e ridondante: perchè, in effetti, il segnale telefonico qui c’è! Magari ci si deve spostare un paio di metri di qua o di là, ma sai che complicazione! Io, turista, felice di potermi chiamare amica di un pugno di indigeni sconclusionati e preziosi, un paio di metri più in là ci vado più che volentieri. A sparapanzarmi all’ombra dell’antennone anche no. Segnalo quindi a voi un’iniziativa di abitanti della zona e turisti insieme. Per favore, aderite, se vi va, e soprattutto passate la voce, specialmente a chi sapete conosca la Calabria: una delle regioni più belle e più controverse del nostro bello e controverso paese.
Conosco Capo Vaticano da quando ero bambina e come me tante altre persone hanno scelto questo posto più che come luogo di villeggiatura come una seconda patria, tanto che ci ritornano ogni anno, in alcuni casi, ormai da quasi mezzo secolo, a ritrovare i ricordi, i sogni, i sapori di quando si rotolavano nella sabbia per poi immergersi nell’acqua azzurra e sentirsi la pelle che sa di sale.
Capo Vaticano non è un’oasi che offra chissà quali divertimenti esotici a turisti annoiati: è un luogo dove si va per leggere, passeggiare riconciliarsi con se stessi e con il mondo, è un posto fatto per quelli che non hanno paura di ritrovarsi da soli con se stessi. Purtroppo negli anni è molto cambiato, ma se vogliamo lasciargli ancora un po’ di quel fascino selvaggio, fatto di mareggiate, scogli, nuotate, sabbia dorata forse dobbiamo prenderci tutti un impegno, un impegno serio: fare un passo indietro per dare un segno di vera civiltà. Altrimenti presto diverrà un luogo come tanti altri, come Torvaianica, Tarquinia, Rimini, si confonderà nell’anonimato di mille luoghi balneari tutti uguali tra loro e allora che differenza farà tra Ostia la spiaggia del Tono? Io credo che il Sud d’Italia abbia un fascino ancora particolare. Non anneghiamo nel nulla queste bellezze meravigliose che il mondo intero ci invidia: facciamo che non diventino la terra di nessuno, ma che continuino a essere la “nostra” terra, sì, nostra anche di noi turisti che l’abbiamo scelta e che quindi la consideriamo tale forse più di altri che ci sono nati.
L’idea che due antenne per il segnale Vodafone, quando peraltro sulla spiaggia il segnale c’è comunque, vengano costruite a ridosso di una delle più belle spiagge d’Italia è un’altra ferita che non possiamo tollerare. Troviamo altre soluzioni che possano essere condivise da tutti, come in una vera comunità, proviamo a fare in modo che la globalizzazione sia in primo luogo questo. Non vogliamo sentirci degli anonimi turisti, dei fantocci intercambiabili, ma degli uomini, dei cittadini responsabili per poter condividere, anche con chi abita da sempre questi luoghi di villeggiatura, speranze, idee, sogni, ma soprattutto progetti. E’ questo il significato che ha la nostra adesione ad un comitato per la salvaguardia di Capo Vaticano che tenga sempre gli occhi aperti su questo luogo mitico, perché se gli dei l’hanno creato, gli uomini hanno il compito di difenderlo.
Cristina Portoghese
Questa lettera dovrebbe venire pubblicata giovedì 9 febbraio sul Quotidiano della Calabria. Per ricevere ulteriori informazioni, per aggiungere la vostra firma e per sostenere questa iniziativa, potete contattare: comitatodifesacapovaticano@gmail.com GRAZIE!!
Conosco Capo Vaticano molto bene e le spiagge del Tono mi ricordano molto la mia infanzia perchè da piccola quando passavo le vacanze estive da mia nonna in campagna era la mia spiaggia preferita bellissima…selvaggia,,,un fascino superbo.Vivo fuori ma non ho dimenticato le mie origini e ci torno spesso e condivido pienamente quanto detto sopra a proposito dell’antenna…ma poi mi domando…come sia stato possibile costruire un mostro tale quale hotel villaggio centro thalassotherapia?????????????
Grazie m.grazia, e non mi parli della thalasso, perchè anche lì parto, mi espongo, poi mi pento (o no :-)). Altra opera merito del sindaco, se non sbaglio. Vorrei citare freud, ma lasciamo perdere, valà!
Io anche conosco il Tono. Possibile che non ci sia un altro posto per mettere le antenne? Possibile che bisogna rovinare una delle più belle spiagge della Costa degli Dei?
All’estero pensate che usino questi criteri? Vogliamo aumentare la disoccupazione e la disaffezione dei turisti?
Senza turismo in Calabria c’è la fame per tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
forza ragazze – e ragazzi, chiaramente 🙂 – contattate il comitato, firmate e passate parola!! grazie!!
in bocca al lupo davvero…
cosa dire….sono venticinque anni che il tono è davvero casa mia perchè quando sono capitata lì con delle amiche mi sono innamorata di quei posti e di Totò ….ricordo bene la campagna che si stendeva fio agli scogli, con agrumeti, cipolle e tanto verde, ricordo una spiaggia tanto grande e bella e soprattutto libera. Ora c’è il mostro di cemento, la strada con troppe luci e no… le antenne non si possono proprio sopportare!!! ma come, dico io, una delle cose belle è che lì non serve il telefono, le televisione, la macchina…le antenne a che possono mai servire??? e poi..con tutte le cose che bisognerebbe fare per “migliorare” o almeno tutelare una natura che resiste alle violenze dell’uomo, invece di goderci la bellezza della nostra bella calabria la vogliamo distruggere!!! che brutta creatura che è l’uomo…che stupida creatura…
[…] ombra alle fortunate membra di chi potrà visitare la Costa degli Dei in Calabria, vicino a Tropea: le paventate antenne telefoniche, che avrebbero dovuto apparire alle spalle della magnifica Spiaggia del Tono (Capo Vaticano, […]