Oggi faccio il bis: di canzoni e di Finardi. Non mi ero ancora guardata il video della sua apertura del concerto del primo maggio, poi, tra un foglio Excel ed un dizionario di Francese, mi son presa una pausa ed ho letto quest’intervista su La Stampa. E sono andata su youTube a cercare l’esecuzione (no, non di Osama, dell’Inno nazionaleeeee!!! :-P)
Insomma, faccio il bis anche delle lacrime da Finardi!! Me le sono sentite arrivare a gonfiare gli occhi… e mi chiedevo, perché? ma perché mi commuovo?? Perché sono un po’ pirla, vero, ma anche perchè mi emoziona vedere dei giovani che da quando son nati dalla patria han ricevuto solo cazzate e mazzate, eppure hanno seguito le note di un maestro di un’altra generazione e si sono uniti a lui con spirito patriottico, spirito di RINNOVAZIONE patriottica. Perché, anche se non sono proprio convinta quanto dice lui nell’articolo che sia bastato il Concerto del Primo maggio a fare gli Italiani, mi piace il suo entusiasmo, mi piacerebbe che il rock ed il suo spirito entrassero nella politica, quella della polis e della res publica prima, e finamai quella dentro i palazzi e stanze dei bottoni, poi. Perché, l’ho già detto, credo che gli Italiani siano meglio del governo che hanno, credo che una nuova classe dirigente, più capace e consapevole, ci sia, ma che le si stia sbarrando scientemente la strada. Insomma: l’Inno rock mi ha emozionato, mi ha commosso Finardi in barba argentea di fronte ad un pubblico di ragazzi, scandendo finamai le parole della prima strofa dell’Inno di mameli. Sembra un’ossimoro tutto ciò, invece é successo, il 1° maggio, in piazza, a Roma. Speriamo sia contagioso. Passate parola.