Egitto, Libia, Tunisia, Yemen… Non sono un’esperta, non ho opinioni, solo sensazioni, come immagino la maggior parte di voi. Penso che il mondo sia ad una svolta epocale, che in queste settimane si stia definendo il profilo di un mondo nuovo. A mio parere le strade che si aprono sono tre: la speranza e’ che a ribellarsi in questo momento sia quel mondo arabo – anche femminile – che desidera l’apertura, la democrazia, il dialogo, il progresso – e che questa ribellione si concluda con l’affermazione di questa ambizione. I timori putroppo sono due: che il fondamentalismo islamico trovi uno spazio da occupare o statalmente (cfr. Iran) o grazie ad un vuoto di stato, che permetta l’infiltrazione del terrorismo piu’ populista ed organizzato (cfr. Al Qaeda). I messaggi che trapelano attraverso i social network ci potrebbero far ben sperare, ma, proprio perche’ ci arrivano da chi e’ piu’ propenso alla comunicazione ‘moderna’, potrebbero essere illusori e rappresentativi di una minoranza, che non e’ detto sia quella che riuscira’ a determinare il futuro dei paesi oggi in bilico tra liberta’ e militarismo. Storicamente le rivoluzioni nella regione sono servite per passare dal male al peggio, ma forse proprio per questo quando e’ troppo e’ troppo. In questo senso sarebbe incoraggiante una simile rivoluzione proprio in Iran, il cui governo sta gia’ prontamente testando l’atteggiamento egiziano post Mubarak con le proprie navi nel canale di Suez. Certo e’ che i dittatori di uno o dell’altro paese hanno sempre fatto comodo ai nostri governanti occidentali, interessati piu’ che altro ad accordi favorevoli in fatto di petrolio, investimenti e affari locali. Se si fosse guardato con piu’ attenzione all’avanzamento dei diritti civili, se si fosse agito con piu’ fermezza a livello della comunita’ internazionale, se invece di riempirsi la bocca di slogan come “Aiutiamoli a casa loro” lo si fosse veramente fatto, oggi di sicuro le condizioni di vita nella regione sarebbero migliori e non si dovrebbero temere rivoluzioni sanguinose e invasioni del nostro territorio da parte di disperati in cerca di salvezza, di una vita che non sia solo sofferenza. O forse sarebbe stato ingiusto interferire? Sarebbe stato peggio? Spesso gli integralisti gia’ ci accusano di voler imporre il modus vivendi occidentale. Ma sono, appunto, integralisti. Se la pace e la giustizia fossero veramente state le nostre motivazioni, sarebbe stato meglio per le popolazioni arabe (spesso piu’ meritevoli di quanto lo siano i loro governanti, come succede anche altrove) e piu’ conveniente per noi. Io credo che la rettezza paghi, forse non immediatamente, ma a lungo termine di sicuro. Mi piacerebbe molto che stavolta mi diceste davvero la vostra sulla questione. Quale mondo ci sara’ domani? Un nord Africa che possa contribuire a nuovi paesaggi democratici nella regione ed al progresso civile globale, o un esteso fronte ostile, che sia aggressivo o sempre piu’ distaccato dal resto del mondo?
Riflessioni e domande all’alba di un mondo nuovo
febbraio 25, 2011 di serenainthesky
Pubblicato su Diritti Civili, opinioni | Contrassegnato da tag democrazia, diritti, Egitto, imperialismo, Libia, occidente, rivoluzione, Tunisia, Yemen | 3 commenti
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Meta
i tuoi interrogativi e i tuoi dubbi sono legittimi. ci pensavo anch’io all’indomani delle dimissioni di mubarak: tutti felici a festeggiare, felice anch’io, ovviamente. e dopo? chi riempirà questo vuoto? sarà un ennesimo afghanistan, dove si è passati da un regime oppressivo ad un altro, ad un altro e, poveretti, non ne sono ancora usciti?
io spero di no…
La domanda di base è la seguente: questi popoli sono pronti per la democrazia?
Tra i mussulmani potrebbe davvero formarsi una maggioranza di persone disposta a governare secondo il principio di uguaglianza per sesso, per orientamento sessuale, per casta.
Io dico di no. Dico di no perché anche in Italia, così come in altri paesi europei, la gestazione democratica è stata lunga (e in molti stati occidentali ci sono state delle ricadute).
Dico no per il precedente della rivoluzione comeinista in Iran, che ha spodestato il tiranno per instaurare la teocrazia. Dico di no perché ascoltando trasmissioni televisive come l’infedele ho visto che negli interventi di sedicenti “moderati” si auspicava sì la democrazia, ma non quella di stampo occidentale. Cosa non va nella democrazia di stampo occidentale? O almeno che cosa non va nello “stampo occidentale” per chi la democrazia non l’ha mai conosciuta.
Mi pare come una persona che tira l’aratro con i buoi, ma pretende qualcosa in più del semplice trattore.
Ciò detto mi farà molto piacere se tra un anno potrai “tagliaincollare” questo mio pensiero per dirmi che mi sbagliavo.
Non capisco realmente perchè bisogna auspicare per questi paesi una democrazia simile alla nostra, là dove noi stessi non riusciamo a capire che questa democrazia nel nostro stesso paese sta venendo meno.
Concordo sul fatto che se smettessimo di parlare di petrolio, di gas e ci concentrassimo solo ed esclusivamente su un bamino Libanese di nove anni che è stato decapitato dai sicari assoldati da suo “Capo di Governo”(vedi AnnoZero di giovedì 24 febbraio) forse le cose poterbbero sicuramente cambiare, migliorare, persino in forma definitiva.
I paesi occidentali ormai sono guidati dal dio denaro e il sentimento e l’aiuto umanitario che dovrebbero caratterizzare i grandi paesi democratici vengono abbandonati a pochi ed insufficienti volontari che tutto sicuramente non possono fare.
Possono cercare semmai solo di arginare i danni più gravi.
Ma si fa bello a parlare, quando si cresce con il “culo nel burro”, villa con piscina, università privata, ecc.. ecc.. E’ vero è troppo comodo parlare in questi tempi se come me si è nati nella parte del mondo privilegiata…
Ma allora cosa si può fare??
Quali sono le carte che abbiamo da giocare per poter cambiare le cose e aiutare questi paesi a stare meglio?
Sono in una fase della mia vita in cui auspico che la rivoluzione arrivi anche da noi, per cacciare questo mal governo, questo governo di bastardi che ci sta affossando sempre di più… e che sicuramente non essendi in gradi di aiutare noi, non riesco a pensare che riesca in maniera concreta ad aiutare questi paesi.
Grazie x lo sfogo.
Torna presto, mi manchi davvero ho un infinità di cose da raccontarti…che mi stanno succedendo, che penso solo Tu riesca a capire fino in fondo.
Un abbraccio alle piccole.